393 sto degli effetti presentati nelle successive ore nelle quali resta a-perto. * Il rappresentante Bigaglia: Avevo fatto osservare, nel mio primo discorso, che questa sarebbe un'alterazione al senso della legge; perchè in quella si parla di tutte le garantie , che stanno a benefizio del possessore della cambiale, e qui si limita dalle 9 alle 3 il tempo, quanto alla responsabilità che ha l’ufficio. Questa cosa mi pare che potrebbe tacersi ; dicendola, si dà quasi una sauzione alle preferenze che possono aver luogo, perocché possono trovarsi molte cambiali, e può darsi che per alcune riintnga il tempo a protestarle, per altre no. Panni, quindi, doversi evitar di dare questa sanzione. Il rappresentante Benvenuti: Gol nostro art. 4. si fece, è vero, una modificazione alla pratica ordinaria ; ma si osservò che le disposizioni del Codice di commercio furono già modificate da disposizioni emesse sotto il governo austriaco , per le quali i protesti non potevano essere levali che fino al tramonto. . Qui si tratta di ristringere le modificazioni, al che la Commissione s’indusse per raggiungere lo scopo propostosi: che, cioè, i protesti sieuo atti veramente validi, e non atti a cui si attribuisca tanta importanza senza che la meritino. Per qual ragione i protesti non si fanno regolarmente ? La ragione si è perchè molli possessori di cambiali aspettano gli ultimi istanti. Se venissero all’ ufficio lutti gli atti in una volta, e si trattasse di levare i protesti in varie parli del paese, mancherebbe il tempo , e perciò nascerebbe quel disordine , a cui la legge attuale intese di rimediare. Si tratta di circoscrivere a poche ore e niente più il tempo della presentazione, per ottenere appunto il vantaggio che i protesti meritino realmente quella grandissima fiducia , e portino cou sé quella efficacia , che la legge attribuisce loro. TratLandosi di lievissima modificazione, fatta per ragioni di ordine pubblico, credo che l’Assemblea troverà opportuno adottarla. Si dice che sarebbe meglio non mettere 1’ ultima parte dell' art. 4. Noi abbiamo iuvece creduto che la necessità di ammettere questa disposizione risultasse dall’ aver adottate le disposizioni anteriori. Questo è, in qualche modo, un temperamento a quel male , che si volle ravvisare nel torre qualche ora. Noi lasciamo che anche più lardi vengano portali i protesti; ma chi non è diligente, dovrà subire la conseguenza della impossibilità, in cui l’ufficio si trousse di adempiere al debito suo. Dunque non è vero che noi permettiamo di protrarli più tardi, ma diciamo ai diligenti: Se volete che l’ufficio assuma tutta la responsabilità, portateli a tempo, e ne avete spazio sufficiente. Quelli clic non vogliono usare la diligenza dovuta, che vogliono esporsi alla possibilità che l'ufficio non sia in caso di fare il suo debito , li portino più lardi. Dunque nessuno può lagnarsi, perchè gl’incouvenienti sono tutti a carico di chi non userà diligenza necessaria. D'altronde , la necessità di fissare un termiue è evidente, perchè altrimenti avremmo lasciato sussi-