328 Ja disciplina militare, no» solo perchè l’hanno imparala nell’armata di Napoleone, ina perchè l’hanno conservata. Di più debbo dire francamente che, se non si associasse a me una persona intendente delle cose militari e che fosse di mia piena conoscenza e confidenza, non potrei senza tradire il paese rimanermi all’ufficio. Quindi la rinuncia del Gavedalis , con mio dolore, per abbandonare un paese, porterebbe necessariamente la mia. Quanto al generale Golii che vedo figurare nella terna dirò, ch’esso sarebbe accolto con tutto l’amore, con tutto l’affetto , con tutta la riconoscenza , se volesse formar parte di un governo ; ma la posizione attuale del generale Golii non gli consente di accettare questo incarico; egli ha dichiarato a me di non acconsentire. E quando il generale Colli fosse libero da quei legami dai quali è ora vincolato , allora noi diressimo a lui se acconsentisse di prestarsi qui in Venezia per la causa italiana; e daressiino posto proporzionato ai suoi distinti meriti. Ma ora il generale Colli è fuori in mare. Noi abbiamo bisogno di un governo, che qui regga in questi momenti. Noi quindi non possiamo mandare parlamentarii ed aspettar le risposte. La mia intenzione sarebbe di proporre che l’Assemblea fosse permanente, e se si potesse in seguito ottenere quest’ adesione, allora ricouvocheressimo l’Assemblea. Ma ora non si può tradire assolutamente i bisogni del paese, ed ognuno farà dei sacrifizii : anche il sacrifizio della sua fama, perchè per salvare il paese, o per tentar di salvarlo , si può correre rischio d’essere maledetto dai presenti. ( Applausi vivissimi. ) Presidente : Secondo il regolamento si dovrebbe procedere alla ballottazione. ( Foci : Si dovrebbe ritener nominato il Cavedalis per acclamazione.) Presidente: Non violiamo le regole ordinarie. Manin : Se ¡’Assemblea fosse persuasa dei motivi sulle circostanze che impedirebbero ora al generale Colli di accettare e di entrare nel governo, sarebbe conveniente che non si votasse ¡1 suo nome perchè , se inai riportasse un voto contrario sarebbe un’ offesa immeritata. Presidente: Avressimo parità di voti fra Della Marmora e Ferrari. ( UAssemblea risponde che si passi ai voti. ) Manin : Osservo che per il generale Della Marmora reggono le stesse ragioni che per il generale Colli; nella posizione attuale , non potrebbe accettare di entrar nel governo. Nasce discussione fra Castelli, il Presidente e Manin; dopo di che si conchiude col voto unanime dell’ Assemblea, che la terna debba essere formata dai sigg. Cavedalis, Mezzacapo e Ferrari. Si fa la ballotazione, in seguito alla quale si ottenne; Si No Cavedalis...........101 41 Mezzacapo ........... 20 92 Ferrari............ 10 102 Cavedalis : Alla volontà dell’Assemblea, alle esortazioni aggiunte da Manin, non posso rifiutare; ma , lo ripeto , avrei servilo la mia patria meglio in un posto secondario che non in questo. Però debbo ripetere