330 Manin : Nessuno dei Ire che furono eletti ha domandato o desiderato il potere esecutivo senza limiti. La fede mostrata in cpiesti tre eletti deve estendersi (ino a questo punto; almeno io credo, che qualora risultasse che ¡11 qualche maniera la fiducia che oggi si ebbe in loro fosse menomata e tolta, si convocherebbe immediatamente F Assemblea, lo credo di poter garantire anche per gli altri, ma certamente posso garantire per me. In nessun caso, quando vi fosse Un’Assemblea, resterei al potere, quando vi fossero segni notabili di sfiducia..... Io amo la libertà come credo pochi ; ma bisogna che questa libertà , specialmente in condizioni gravi, non sia portata al segno di impedire il potere. Voi avete proposto una dittatura, un dittatore con pieni poteri, senza condizioni di sorte. Se voi adesso date facoltà ad un numero di deputati di addomandare che si riconvochi l’Assemblea , questa domanda potrebbe essere intempestiva, inopportuna; potrebbe intralciare Fazione governativa. Mi spiace nell’anima dover parlare cose a cui non sono accostumato. Ma credo effettivamente che con questa dichiarazione voi indebolireste quel potere clic è forza tenere compatto. Cavedalis : Io devo appoggiare quanto à detto Manin sulla proposta. Questa sarebbe contro quello che ci fa conoscere la storia, contro l'uso del potere dittatoriale; la misura consigliata dall'onorevole deputato andrebbe a togliere una parte di quel potere che voi ci avete delegato. Io però ho espresso troppo palesemente la mia opinione per far conoscere che questo potere ci verrebbe tolto anche per il modo con cui intendo di esercitarlo. Una ragione di più per insistere su quanto ha detto il deputato Manin. Presidente : Secondo il regolamento si dovrebbe volare per alzata e seduta e quindi la formula che stabilirebbe i poteri del governo sembra che dovesse essere fatta per ballottazione. ( Suona il campanello. ) La Camera come vuole votare? ( Risposta: per alzala e seduta. ) Prima conviene votare sulla emenda del deputato Olper e poi sulla proposta Castelli. La emenda del deputato Olper, votata per alzata e seduta, non viene accettata. Si rilegge la formula dal sig. Vare. Vaisecchi, associandosi al parere manifestato dal Ferrari Bravo', chiede che nella formula si onimetta la parola presente come indicazione del pericolo. Castelli : La parola presente esprime precisamente l’intenzione della Assemblea, clic intese di dare la dittatura durante quel pericolo che essa conosce e che esiste, non per quegli altri che non conosce e potrebbero richiedere provvedimenti diversi. Poiché un paese, generalmente parlando, può passare da un pericolo nell’altro , quindi noi non facciamo la dittatura che per i presenti bisogni e pericoli e perciò insisto nella ima formula. Manin : Queste emende , che riguardano la proposta del deputalo Castelli, le trovo inutili; poiché noi desideriamo che si veda che noi assumiamo il potere costretti dalle necessità attuali. Possono essere pericoli tali clic non abbiano bisogno di questa necessità ; dunque noi accettiamo il mandato di governare; finche dura il pericolo, che minaccia adesso, non di governare sempre.