io 8 Luglio. BULLETTINO DELLA GUERRA. Ieri venne ordinato dal Generale in capo delle truppe nel Veneto al Generale Ferrari di fare una ricognizione militare delle forze del nemico alla Cavanella d’Adige, e delle fortificazioni eh’ci si fosse costrutte. I nostri trovarono infatti il nemico preparato alla difesa con diverse partite di avamposti, e disposto in linea dietro altri ripari, con almeno il doppio dell' ordinario presidio, cioè con 800 uomini circa. Il Generale Ferrari non polendo contenere l’ardore de’suoi militi volontari! (Lombardi, Bolognesi, Napolitani e Trivigiani), anziché limitarsi ad una semplice ricognizione, assaltò con impeto il nemico, obbligandolo a ritirarsi sul Forte dove io bersagliò con vivo fuoco di fucilieri e di artiglieria, composta di due pezzi. Tutti i volontarii mostrarono sommo valore, e con vivo rincrescimento eseguirono l’ordine della ritirata. La perdita nostra ascende a SO uomini tra feriti e morti, ma quella del nemico è superiore di molto. Di questa brillante fazione e delle particolarità occorse, verrà detto esattamente dall’ordine del giorno del Generale in capo. PER INCARICO DEL GOVERNO PROVVISORIO Il Segretario Generale ZENNABI. 8 Luglio. Il, cornilo PROVVISORIO 111 ÌEBEZII, Cittadini ! I nemici della nostra indipendenza e della nostra libertà non potendo affrontare le nostre fortificazioni difese dalla fede e dal valore delle milizie cittadine e alleale, tentano con arti inique di rompere la nostra concordia, e di turbare l’ordine pubblico, spargendo menzognere voci e insinuando malvagie paure. Rotta la concordia e turbato 1’ ordine pubblico, il nemico ben vede aperto per lui un primo varco a farci nuovamente suoi schiavi. CITTADINI ! Il vostro Governo è vigilante, e saprà impedire che quelle arti inique progrediscano a danno di questa nostra dilettissima patria. Ma egli ha d’uopo di tutto il vostro concorso. Tranquillità, rispetto alle leggi e confidenza nei preposti a farle valere: ecco ciò che si ripromette da voi.