215 asserisce, uua soloimo mentita. F. come le cose avvennero fu da noi già uarrato. Rispetto a ciò che fece il Solerà uè’ suoi iiove giorni di ministero , perchè citasi la testimonianza dei soli Manin , Tommaseo , Pincherle e Toffoli, cioè dei Repubblicani e non anche quella degli altri Ministri ? Perchè non dicesi che in quei primi momenti i due Ministri della Guerra e della Maiina provvidero a vicenda per la difesa del ponte della laguna, c del forte di Marghcra ? Chi, se non il Solerà, mandò le truppe di Venezia e di Mestre in que’ luoghi dandone il comando al già comandante di Mestre, ora tenente-colonnello Jouy ? E il decreto per la formazione di una civica mollile non fu inteso fra i diversi membri del Ministero comunque sia stato sleso da uno piuttosto che dall’ altro Ministro? Quel decreto fu pcrsiiv firmato dal Ministro del Commercio; tanto è vero che oginuio in que' momenti faceva , secondo la urgenza , anche per taluno degli assenti Ministri. Ma qui viene il meglio. Allorquando il Solerà si ritirò dal Ministero, non un protocollo, non un documento o una carta si rinvenne che indicasse quanto aveva egli operato. Degli stasai brevetti di nomine ed avanzamenti indarno si rintracciarono Ih copie. Sanno assai codesti signori articolisti di ciò che avvenne fra i cancelli del Governo ! Ma, di grazia, ci saprebbero essi dira a chi sia d’attribuirsi la mancanza se vera di que’documenti? Nou potrebb’essere che qualche bella mano, diversa da quella incallita fra le anni del Solerà, li avesse per qualche suo fine sottratti? Era forse il Solerà, olirecchè Ministro, segretario, speditore, archivista? Lasciamo all’accorto lettore di commentare questo fatto eh« bene inteso, se vero, 'ormerebbe un!8ccusa bensì ma non contro il generale Solerà. Bella domanda ! Perchè, dicesi, questo Generale non cercò di occuparsi e distinguersi altrove, posto che qui conosceva la pubblica opinione a lui sfavorevole? Di questa pretesa opinione abbiamo già detto abbastanza; ed alla domanda non abbiamo altra risposta da dare se non questa: Il Governo di Venezia e non altro crasi riservato di approfittare dei distinti suoi talenti militari, del suo valore e del suo patriottismo. Così diceva il Governo, e vuoisi che al generale Solerà sfavorevole fosse la pubblica opinione? Si cangiò forse l’opinione nel tempo che questo Generale, stette suo malgrado con le mani in mano ? Un sol fatto si riconosce per vero, ed è che la cassa delle Provianda fa assicurata con quella della Tesoreria Marittima dal benemerito Comandante della Marina ora Contrammiraglio Oraziani; perocché se la cassa del Genio fu assicurata dall’ingegnere Benvenuti, io fu dietro ordini del Ministro Solerà che lo destinò provvisorio direttore del Genio di terra. Noi non abbiamo preteso che il Ministro della Guerra parlasse della som-ma trovatasi nella cassa delle Proviande, ma parlammo del Ministero in genere; e veramente è il Ministro delle finanze che doveva ne’suoi conti lar figurare quella somma fra gli introiti, come fece figurare le altre. Frattanto le cose fatte dal generale Solerà, se si eccettua 1’assicurarne di una cassa, non sono punto negate; e noi abbiamo quindi ogni fagico e legai fondamento per dire, che la nostra difesa trionfa, e che avversaria recriminazione soccombe da ogui lato.