455
schiaffo? — Non era questo Generale preconizzalo per lai posto lino dui primi giorni della rivoluzione ?...
    E già che abbiamo toccato del Generale Solerà, ci cade in acconcio ili occuparci del modo con cui venne assunto, delle utili sue prestazioni e del perchè venne allontanato dal ministero.
    Il rapporto lettosi all5Assemblea dall’ex Ministro della Guerra e Marina sig. Paolucci tacque di un l'alto importantissimo, della perdita, cioè, per una fatale deliberazione della flotta che trovavasi a Pola. — Nella sera del 22 marzo si trattò di richiamarla a Venezia, e la cosa venne discussa fra’signori Correr, Michiel, Medin, Fabris, Avesani, Mengaldo e Pincherle che rappresentavano allora la nostra città, ed alla presenza dei già designati ministri. -— Il Generale Solerà propose che quanto al modo di far giungere alla flotta l’ordine del suo richiamo fosse consultalo il probo ed esperto capitano di vascello, allora colonnello in pensione, Giorgio Bua, che espressamente invitato, intervenne a quella riunione. — Egli si offerse di recarsi in persona a portare alla flotta tale comando, purché fosse posto a sua libera disposizione il vapore del Lloyd Austriaco, che qui era ancorato. — La proposta non venne accettata, perchè quel piroscafo era già destinato per la immediata partenza dell’ex governatore conte Palffy. — Indarno il Generale Solerà soggiunse che almeno si ponesse su quel vapore un distaccamento di soldati comandati da un abile e lidalo ufficiale per assicurarsi che prima andasse a Pola che non a Trieste. Il sig. Pincherle, magnificando la fede del Lloyd Austriaco, fece prevalere l’opinione che a questo senz’altro si dovesse con piena fiducia affidare l’importante messaggio.
    Non pago di questa deliberazione, il Generale Solerà propose che tre o quattro ore prima della'partenza del vapore del Lloyd si mandasse il messaggio a Pola mediante un destro ufficiale di marina col piccolo vapore di ferro già ad uso del defunto arciduca Federico; ma il signor Paolucci sventò il progetto, dicendo che quel piccolo piroscafo non poteva battere il mare.
    Nè valse al Generale Solerà di replicare che continuamente ben più piccoli legni venissero e tornassero dall’Istria e dal Quarnero a Venezia, massime pel trasporto dei pesci. Sic erat in fulis; seguir si volle ciecamente la fede di un capitano del Lloyd Austriaco; il messaggio andò nelle mani del Governatore di Trieste, la flotta Veneta fu sequestrata e perduta per noi: — ma anzi unita ai vapori del Lloyd tentò di bloccare Venezia, ed ora tiene occupate presso Trieste le navi del noslro regno.
    Il colonnello Bua, divenuto poi generale, e quant’altri abbiamo nominato più sopra, possono attestare questi fatti, di cui si tentò rovesciare ja colpa sul Generale Solerà, che pur dal suo canto avea fatto quant’era m lui per evitare tanta sventura.
    E parlando dello scioglimento delle truppe di terra che riducevansi ai due battaglioni Wimpfen e Granatieri, non può passarsi senza commento ciò che ne disse l’ex ministro nel citalo rapporto. — Alcuni giorni P>ima del 22 marzo crasi insinuato alle truppe che parteggiassero per lil causa Italiana, mentre scacciati gli Austriaci sarebbero rimaste sciolte d;il giuramento, ed avrebbero potuto restituirsi alla patria. — Quest’idea