336 si metteva in lasca il denaro piuttosto che spenderlo nello spionaggio di guerra? Chi scoraggiava il soldato, chi gli gridava: si salvi chi può'! Chi comprometteva la vita del re, e quella de’suoi tigli, e dei corpi che comandavano? Chi ha ordito il tradimento deire di INapoli e la defezione di Pio IX? Chi ha corrotti ¡soldati modenesi? Chi abbandonò i Lombardi senza artiglieria sulle rive del Mincio e poi ne calunniò il valore? Chi a a ora giulivo e tronfio per le vie, e si allegra dell’universale sciagura? Ahi! la tela delle prodizioni e degl’inganni e delle artificiose malevolenze è infinitamente complicata; l’Austria e i Gesuiti sono vecchi, e noi siamo da ieri. Un mese fa noi leggevamo sulle gazzette austriache un bullettàio, nel quale si raccontava come già avvenuto quello che ora solamente avvenne. Certo, gli Austriaci non hanno lo spirito di profezia: ma non possiamo noi congetturare che le fila ingannevoli, che dovevano inretirci, erano già ordite, e che il Tedesco si teneva sicuro dell’esito? L’ex ministro Franzini ci vantava l’abbondante vitto con cui era pasciuto il soldato al campo: e sulle gazzette austriache abbiamo letlo che i soldati piemontesi morivano di fame. E’ egli vero? Ci fu raccontato che un fornitore fu più volte minaccialo della fucilazione per aver fornito viveri a questa o quella stazione militare, contro l’ordine dell'intendente delle provvisioni; eppure quest’ordine tendeva a lasciar nella privazione il soldato. E’ egli vero? Ci fu detto che chi era incaricato dello spionaggio militare, mercantasse con questi arrischiati agenti, e desse loro così meschine mercedi, che invece di servirlo lo disservivano. E3 egli vero? Ci fu pur detto che le cartucce erano di grossezza eccedente il calibro de’ fucili, e quindi inservibili. E3 egli vero ? Ci fu raccontato che alcune fazioni strategiche erano si stranamente combinate, che la voglia di dar tutto il vantaggio al nemico saltava agli occhi di tutti, tranne del re, ingannato e dal proprio coraggio e dalla confidenza illimitata ch’ei poneva in persone indegne di possederla. E egli vero? Dal bulleltino di Radetzkv risulta evidente ch’egli era sicurissimo del fatto suo, e che le sue mosse erano dirette colà dove ci sapeva di certo che dovevano riuscire. Confidava egli sopra l’imperizia dei nostri generali, o sopra intelligenze? Noi crediamo più in quella che in queste: pure il fatto merita schiarimenti. Lo ripetiamo: questi schiarimenti interessano tutto il mondo, ma principalmente F onore del re. Quantunque egli sia sventurato, noi portiamo l’intime convinzioni medesime, ed egli porterà il peso dell'iniquila altrui, ove a punirle manchi un severo esempio di giustizia. 4 5 Agosto. (dulia Gazzetta) Parigi 4 agosto, 11 Consiglio dei ministri si era adunalo una prima volta per esaminar la domanda d’intervento fatta dal sig. Guerrieri a nome del Governo provvisorio lombardo; ma, siccome questa domanda era isolata e non