332 tezza lia i pieni poteri sovrani , e può fare quello che crede. Il comandante Zichy è venuto ad una convenzione con una deputazione, che egli ha riguardala come rappresentante la popolazione di Venezia. Nel faro questa convenzione egli ha dimostrato apertamente che poteva non farla, e che aveva i mezzi di distruggere questa monumentale città; ma che non voleva distruggerla; ma che voleva pattuire. Egli ha quindi pattuito con questa Commissione, ed ha detto che si dimetteva dal potere , lasciando libera Venezia. La sua libertà è convalidata con una convenzione legale; la sua esistenza politica è dunque legale. Domando che si scriva alla Francia; che si faccia cenno di questa circostanza , onde convalidare le nostre ragioni. ( Applausi. ) Manin: lo avrei desiderato che questioni di questo genere non fossero (pii trattate: ma poiché n’è falla parola, sono necessitato di rispondere, senza nessuna intenzione di offendere il mio buon amico, che nel trattare la causa dei popoli, non bisogna parlare come si suol fare per trattare le cause comuni. Questa ingegnosissima argomentazione è una sottigliezza. Noi abbiamo un diritto che 11011 viene dalla capitolazione. Noi abbiamo il diritto della nostra nazionalità imprescrivibile. Parlare alla Francia , di cui vogliamo le simpatie, con un linguaggio curiale sarebbe impicciolire la causa nostra, sarebbe perdere queste simpatie che noi vogliamo. Noi dobbiamo dire alla Francia, come tutti i popoli hanno diritto di riprendere la nazionalità usurpata; questo diritto lo abbiamo anche noi. Entreremo nelle mene di legalità! Se ammettiamo che il possesso dell’Austria è qui un possesso giusto ; se ammettiamo questo, noi non abbiamo bisogno di ricorrere alla capitolazione. Dunque se in qualche maniera dilettamente o indirettamente ci abbiamo ricorso , noi torniamo sui vecchi argomenti di quelle diplomazie che in oggi i popoli non vogliono che più esistano. Presidente : Si passi alla votazione per ballottazione la proposizione Bellinato. Manin: Mi spiace dover incomodare l'Assemblea colle mie parole: ma io credo che nel volo secreto , nascendo alle volte Finconveniente di poter mettere una di quelle pallottole dove non deve andare : se ci fosse una sola palla che non fosse al suo posto, andressimo a diminuire quella importanza che si deve all’argomento. Credo quindi che la votazione sia fatta per alzata e seduta. ( Tutti si alzano. ) Castelli. Propongo che nel Processo verbale sia notato: questa generale e solenne acclamazione che si è fatta a proclamazione generale per l’intervento francese. Manin : Prima di scioglierci credo che dobbiamo adempiere un do-vere. I popoli piemontesi hanno versato il sangue loro per la difesa nostra ; hanno versato molto sangue : e quel che è più hanno sofferto disagi orribili. Trentasei ore senza mangiare, laceri, scalzi, ignudi esposti all? intemperie, si sono battuti valorosamente. Di questi Piemontesi non pochi hanno difeso gli approdi da parte del mare ed abbiamo obbligo di dichiarare la nostra riconoscenza alla nazione piemontese. ( Approvasiotte generale. ) Noi abbiamo già ciò altra volta dichiarato e non intendiamo per