16 Agosto. 34 i (dalla Gazzetta) Durante l’ultima tornata deli’Assemblea, nel 13 agosto, il contrammiraglio Graziani era assente. Trovavasi egli alla squadra sarda, presso il contrammiraglio Albini. Al suo ritorno, intesa la elezione fatta dall’As-semblea, per cui egli pure era chiamato al potere dittatorio, protestò altamente al Manin di non poter accettare un sì alto ufficio, ch’ei dichiarava di gran lunga superiore alle sue forze. Ma il Manin, con quella irresisti-* bile eloquenza che lo distingue, seppe trionfare anche di tale repuguanza. Il generale Graziani cedette pertanto, vinto dal sacro dovere di non ricusar alcun sagrificio che sia chiesto dalla patria, e confortato pur anche dal trovar colleglli, i quali dividono con lui il fermo convincimento che il bene del paese, in questi gravi momenti, è strettamente legalo alla rigorosa osservanza dell’ordine pubblico e della disciplina militare. (6 Agosto. (dalla Gazzetta) La Concordia, di Torino, riferisce la seguente convenzione, la quale, come pare, precede ma nou ispiega quella del 9 corrente : Addì 8 del corrente mese è stala conchiusa in Milano una sospensione d’armi di o giorni per lo scambio dei prigionieri, le cui condizioni, applicabili ugualmente all’esercito piemontese ed alle truppe ausi-liarie di Lombardia, e degli altri paesi d’Italia, sono sostanzialmente che; » Il feld-maresciallo conte Radetzky darà tosto gli ordini necessarii perchè tutti gli uffiziali, bassi ufliziaii e soldati delPesercito piemontese e delle truppe ausiliarie toscane, napoletane, romane e lombarde, sia regolari che volontarie, siano libere di rientrare in patria nel più breve termine, mediante il trattamento in soldo e viveri stabilito rispettivamente per ciascun grado; » 11 re di Sardegna lascierà liberi dal suo canto di rientrare in patria tutti gli uffiziali, bassi uffiziali e soldati dell’esercito imperiale, fatti prigionieri dalle sue truppe o dai suoi alleati^ facendo corrispondere loro per reciprocità all’articolo antecedente i viveri e le paghe stabiliti sino alla frontiera. « 16 Agosto. (dalla Gazzetta) La Gazzetta di Genova pubblica il seguente proclama del re Carlo Alberto. Chi non vorrà corrispondere degnamente, ella esclama, a sensi di tanta magnanimità, espressi con accento di pietà sì profonda, con dignità sì sublime, con effusione di affetto sì ardente per la causa italiana? Sta in noi il confortare un dolore sì nobilmente patito, preparandoci alacremente a riparare le perdite, ond’è percossa la nostra madre comune; stringiamoci di vincolo ognor più intimo e forte con chi non cesserà mai