148 Si, la nostra eroica città, giacché voi 1' avete proclamata per tale, o fratelli lombardi ! — E certo, essa 11011 cercò che in qualche guisa imitarvi nel sentimento del bene e nella operosità del pensiero italiano, se lino da varii anni, nel segreto deJ suoi studii, si nudriva del cibo dei forti, chiamando quanti jjìù fratelli ella poteva al suo civile banchetto, e se, repressa in varii modi la sua naturale alacrità dagli ultimi taglioni dell’Austria, ebbe fino dall’autunno il coraggio di pronunciarsi energicamente italiana. Ma che non fece di poi ? — Quando giunse 1’ ora delle giustizie, fu ella la prima fra le venete città, che ruppe animosa le sue catene; che nei bisogni della guerra si spogliò di quasi tutti i suoi figli, mandandone contemporaneamente nel Friuli, a Vicenza, a Sorio e a Blontebello ; che, dopo l’inaspettata invasione di Udine e di Belluno, confidò ella la prima di sè medesima e fecesi un primo esempio di coraggio cittadino alla sorella Vicenza; che alla intimata capitolazione dell’ undici giugno oppose la resistenza di tre giorni, sostenuta al suono de’ suoi cannoni e dei cauti di guerra, rotti al rombo delle bombe fuse di recente e preparate a bella posta per lei; che costretta a cedere, com’ebbe udito il primo articolo del patto, di dover partire il giorno dopo senz’ armi e senza onori militari, fece sonare la generale e nobilmente indegnata intimò a tutti i militi di uscir subito di città, volendosi fare strada colle palle, ben sicura che avrebbe dovuto attraversare il nemico per via, Che se, dopo tutto questo; si \idero i Trivigiani emigrati in Venezia convenire col nemico pel ritorno alla loro patria, è da sapersi che questi non furono che alcuni pochi, e non soli Trivigiani, ma Bellunesi, Padovani e Vicentini, i quali andarono soccorrere bisognosi parenti, dividere una sacra afflizione, consumare un atto di pietà, ora che una lunga guerra raguna sul capo di tanti i lor cari un cumulo di sciagure e di sagrifizii. Fratelli lombardi ! Mentre 500 Trivigiani sono ora esuli combattenti sulle vostre terre, mentre più che due mila sono qui ammirati nella difesa di Ghioggia, di Marghera e di altri punti dell’ estuario, e tanti altri \ivono emigrati oltre Po e in questa libera Venezia, credete pure i Trevigiani non indegni discendenti di quei prodi, che uniti ai vostri padri consacrarono il giuramento in Pontida ! Venezia A nome di molti emigrati Ab. G. B. RAMBALDI. 28 Luglio. ALLA GUARDIA SAZiOSALE DI \ENEZ1A, Fra le moderne istituzioni la più sapiente forse e la più utile all« santa causa dell’incivilimento e della libertà è quella della guardia nazionale. Allorché ogni cittadino si converte in guerriero alla difesa del' 1 indipendenza della propria patria minacciata dall’inimico, od alla tutela