268 9 Agosto. I COMMISSARII STRAORDINARI1 DEL GOVERNO NELLA CITTA’ E PROVINCIA DI VENEZIA. Veduto l’articolo 2.° del Decreto del Governo Provvisorio in data del 25 dello scorso Luglio, Decretano : 4. Il signor Vincenzo Tilati, Consigliere nel Magistrato Camerale, è nominato Commissario presso la Banca di Venezia. 2. Egli si atterrà, nell’esercizio di tale ufficio, alle istruzioni che gli saranno date. COLLI — CIBRARIO — CASTELLI. 9 Agosto. (dalla Gazzetta) Nel num. 59 dell’Indipendente avvi un articolo, incili si espongono alcuni dubbi circa la legalità di quanto qui successe nel giorno 7 ; e quell'articolo, scritto con franchezza, ma nel tempo stesso con nobile moderazione, non dee passare inosservato. Quattro accuse vengono date, cioè : 1. Che si mancò di riguardo all’ Assemblea ed al popolo , ommettendo la resa di conto del mandato conferito dalla medesima, la quale resa di conto doveva consistere nella pubblicazione ufficiale del contratto , seguito in Torino per regolare la votata fusione, e delle leggi tutte, le quali si riferiscono all’accettazione di questa fusione, ed al modo in cui dovremo essere governati fino alla Costituente. Distinguiamo quello che si dice contratto , dalle leggi regolatrici. Il contratto fu pubblicato nella Gazzetta uffiziale, la quale tenne a giorno di quanto succedeva a Torino , nella Camera dei deputati ; nè certo il governo, per dare comunicazione di tutto questo, avrebbe dovuto pubblicare altrettanti decreti. Aggiungasi che quel contratto, di sua natura, non costituiva che un patto preliminare; salva, cioè, l’approvazione delle Camere e la sanzione reale. Ciò che dovevasi adunque pubblicare uffizialmente dallo stesso governo, crasi il risultamento definitivo del mandato, e questo lo si fece nella Gazzetta del 6 agosto, col decreto n. 44781. In quanto poi alle leggi regolatrici, parve che la loro pubblicazione spettasse più ai commissarii che al governo, ed i commissarii le pubblicarono nella Gazzetta del dì successivo. Nè con questo diverso modo di pubblicazione mancavasi punto verso l’Assemblea ed il popolo; poiché il mandato dell’Assemblea non erasi quello di concretare alcuna legge determinata, ma di equiparare intieramente Venezia alla Lombardia, e questo 1°