4 6 Luglio, (dalla Gazzetta) Il pielego del padrón Domenico Ceolin, spedito da Venezia con provvigioni per la nostra squadra, giungeva il 50 giugno nelle acque di Tirano. I venti dell’1 e 2 luglio non permettendogli di tener l’alto, rifuggissi incautamente entro il vallone in porto Rose, invece di riparare, come era preferibile, eulro Pirano. Frattanto il giorno 5, tornata la bonaccia, il comandante la corvetta Civica spediva a quella volta, per rimorchiare il pielego, un caicco coperto da un guarda-marina, il quale, giunto alla punta di S. Bernardo, venne da un distaccamento nemico respinto, non ostante che avesse fatto intendere all’ officiale austriaco di presidio il limite della sua missione. Il comandante generale Bua avvisò allora, non doversi soprassedere a stornare l’idea del nemico, ch’era d’impossessarsi del pielego, destinando a tal uopo il brick Crociato, tre barche armate in guerra e qualche caicco da rimorchio, a cui s’aggiunse il piroscafo sardo Tripoli. Mentre, pertanto, il pielego veniva tratto verso la divisione stanziata fuori la punta di Salvore, e le barche armate stavano in prossimità del brick Crocialo, inaspettatamente il fortino delle Uose cominciò il fuoco contro i caicchi: fu questo il segnale di una fazione, che durò lino a che i due bastimenti, le barche e il pielego uscirono dal limitare traversale del porto. — Tanto gli equipaggi delle barche accorse le prime a voga battuta contro il loriino, per rispondere al fuoco nemico, quanto gli altri non meno valorosi del vapore Tripoli e del brick Crociato, diretti dai riputati loro comandanti, si diressero con valore e con entusiasmo degni di gente italiana. Questi due legni ebliero a sofferire lievi avarie; ma si ha a deplorare la perdita dell’animoso marinaio Vincenzo Degrandis, che stava combattendo nella barca della corvetta Lombardia. Le perdite del nemico ignoriamo: i testimoni di veduta però fanno fede d’ingenti danni al fortino delle Bose e di perdite di soldati e sentinelle, ch’essi vedevano cadere boccone sotto i colpi dei nostri. 7 Luglio. (dalla Gazzetta) Dai primi di giugno dopo la giunzione di Nugent, le riserve dell’ar? mata austriaca, comandate dal generale Welden, si organizzavano sulla sinistra del Piave, e per la parte superiore di quella valle del Belluno, Relazione delle operazioni militari nelle provincie t enete che precedettero I’ evacuazione di l icenza.