310 E perchè possa il Comitato di Guerra convincersi della puntuale e stretta osservanza di tali discipline, trova egli di ordinare a’ Comandanti dei corpi e dei forti di tenere un apposito giornale sull’impiego per oggetti di servizio delle barche a tale uopo ad essi assegnate, inscrivendo nello stesso giornalmente ogni gita fatta da ciascun battello o toppo per Venezia, l’ora della partenza dal forte, il motivo del servizio, e l’ora del ritorno da Venezia, e di rimettere al primo di ogni susseguente mese un estratto di questo giornale al Comitato di Guerra pel preavvisato uso. Si ricorda in quest’incontro , per inalterabile norma di tutti, che solamente il Commissariato di Guerra è per sua istituzione autorizzato ad emettere assegni per pagamenti e per mezzi di trasporli per acqua , c che in conseguenza sarà da rivolgersi ad esso solo per ottenere simili assegni ; che però puramente nelle stazioni, piazze o forti ove non risiedesse un Commissario di Guerra , spelta al Comando di piazza o del forte di assumere tale servizio in sostituzione del predetto Commissariato, rimanendo con ciò verso l’erario nazionale garanti e responsabili di ogni incompetenza che causeranno allo stesso coll’ emissione di assegni pei mezzi di trasporto od altro non giustificati dall’assoluto bisogno e dalla urgenza del servizio militare, e quindi saranno tenute a loro carico tutte le spese che non fossero pienamente giustificate. MARCELLO. ■»T iiiiu~ ©®^>®3 del giorno 13 luglio 1848. NELLE SALE DEL PALAZZO DUCALE. Presidente: La seduta è aperta (ore 40 lj2 ) Si procede all’appello nominale. Fatto l’appello, si trovarono presenti 114 deputati. Manin: L’avvocato Castelli espose che non è venuto perchè gli è sorto dubbio se, essendo Commissario, non possa essere deputato. Io questo non credo, perchè non abbiamo alcuna legge che ci vieti d’ essere ministri quando siamo deputati. L’avvocato Castelli è pronto ad intervenire tostochè sia addomandato dall’Assemblea. (Sì! sì!) L’avvocato Castelli coglie quest’occasione per continuare ad operare da buon cittadino. Presidente: Prima che l’Assemblea si occupi di questa, nè di qualche altra questione, io, come organo principale dell’Assemblea, devo signifi" care che la stampa ha lasciato presagire che sia venuta meno quella pie* nezza di confidenza per la presidenza, accennando che la presidenza dimetterassi. Gl’ individui componenti la presidenza, ritenendo questa pubblicazione di un giornale come una dimostrazione dei deputati, pregano di volersi occupare della elezione di una nuova presidenza.