288 Decretano : 4. La rinuncia del cav. Angelo Mengaldo è accettala. Egli continuerà per altro nell’ esercizio delle sue incumbenze sino all’effettiva sua surrogazione. 2. La terna per la nomina del successore sarà fatta, a maggioranza assoluta di voti, dall’ llffizialità e dai militi, deputati pure a maggioranza assoluta di voti, da ciascuna Legione separatamente in numero eguale a quello degli Ufficiali della stessa Legione. 3. Il Comandante Generale della Guardia nazionale è incaricato dell’ esecuzione del presente Decreto. COLLI — CIBRARIO — CASTELLI. Il Agosto. A! LEGIONARII BOLOGNESI ! Dio Io vuole! fu questo il grido de’crociati che scacciarono gl’infedeli, è questo il grido de’ popoli che s’ alzano frementi a scuotere il ceppo infame d’obbrobriosa servitù straniera! Il genio d’Italia, scrive con angelico sorriso un’ altra bella pagina di Patria Istoria — Viva Bologna!... Uditemi... Questa gloriosa popolazione che ha sparsi i suoi figli per tutti gli angoli ove si combatte per l’Italiana indipendenza .. -ha nerbo, ha braccio, ha cuore che basta per avventarsi allo straniero, fermarne il cammino, esterminarlo. Uditemi. Ricevute le proteste di Francia, d Inghilterra, del Pontefice, fingeva sostare colle sue truppe il u>!t' resciallo NVclden e ritirarsi — Non era quello rispetto pei conculcati diritti (che non ne sente 1’ austriaco) era timore, timore d’ un popolo clic-col suo contegno imponeva al nemico, timore d’ un popolo eh’ altre volte diede prove all’ Italia di valore, di coraggio, di sublime entusiasmo . • -timore di un popolo che (piando disse voglio, ottenne. Entrava infatti 1’ esercito austriaco in Bologna, oh tradimento ! v’ entrava e con riso bei-lardo guardava i cittadini, lasciava accampato il grosso dell’ armala fuori di porla S. Felice coll’artiglieria, c un altro corpo egualmente coll a1'" taglieria prendeva posizione sulla Montagnola — Oh l’insulto straniero chi il sai!re ? La città è deserta gran parie della sua gioventù è stretta in Legioni forti difenditrici della Venezia, altra parte è partita colla trup-pa di Linea, colle munizioni, e l’artiglieria per Rimino; chi custodi'3 dunque la città? chi la difendeva eroicamente? chi cacciava lo stranie10