6 Luglio. CITTADINI DELLA mWUW DI OTZIi, L’Assemblea dei Rappresentanti del popolo, con voto poco meno che unanime, ha decisa la quislione della vostra condizione politica. Per l’interesse della provincia di Venezia, come per quello di tutta la Nazione, ha votata l’immediata fusione della città e provincia stessa con la Lombardia negli Stati Sardi, e alle condizioni medesime della Lombardia, colla quale in ogni caso resteremo perpetuamente incorporali, seguendone i destini politici. Questo volo si è uniformato a quello esternalo dalle pro-vincie venete quando non erano ancora invase dal nemico, e fu nel tempo stesso adempiuto il desiderio Italiano, che si costituisca quella compatta e forte unione della Italia settentrionale, che sola può salvare il bel paese dalle irruzioni dello straniero. L’Assemblea ci ha eletti per dar compimento alle sue deliberazioni e reggere infrattanto la cosa pubblica. Se abbiamo assunto il gravissimo incarico, vi ci siamo indotti solo perchè abbiamo fede che quella stessa concordi i, che regnava nell’ Assemblea, regnerà nei cittadini che la deputavano a rappresentarli. Senza questo aiuto, governare il paese e condurre a termine felice un allo politico di tanta importanza, esigerebbe ben altre forze che le nostre, quando pur fosse possibile. Un gran Cittadino nell’allontanarsi dal Governo, malgrado il caldo e comune voto che avrebbe voluto conservando, vi ha scongiurati di ricordarvi che le vostre lagune sono inespugnabili purché voi siate concordi. La sua voce e la nostra sa-^ ranno certamente ascoltate da voi., perchè ben sapete che muovono da coscienze esclusivamente devote all’amor delia patria. Jacopo Castelli - Pietro Paleocapa - Francesco Camerata -Antonio Paolucci - Giambattista Cavedalis.