234 N. 7. /V. 4309 Oggetto. COMANDO DELLA GUARDIA CIVICA DI VENEZIA. Venezia li 2G aprile 1848. Al Cittadino Sebastiano Bedolo ai Erari Calle Dona rosso N. 5525. Il Comando Generale ha posto a conoscenza di tulli i propri subalterni, mediante ordine del giorno d’oggi, la dichiarazione fatta dal Tribunale Criminale della mancanza di qualunque indizio della sussistenza di qualsiasi deiitto a voi imputato. Nel medesimo tempo il Comando scrive al Governo, partecipandogli l’esito della inquisizione ch’era stata istituita in confronto vostro, acciò egli decida qual genere di realdimento potesse venirvi accordato. Con vera soddisfazione il Comando Generale diede le disposizioni surriferite, constandogli indubbiamente, che con indefesse prestazioni, e con tratti di singolare coraggio vi rendeste benemerito della patria, che vi è anche debitrice di avere nei vostri due figli Crociati due propugnatori della Italiana libertà. Il Generale in capo MENGALDO. N. 8. N. 1514. COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA CIVICA DI VENEZIA. Venezia 2 maggio 1848. Al Governo provvisorio. Il Cittadino Sebastiano Bedolo, vittima innocente della nota calunniosa imputazione, e pubblicamente realdito con pubblicazione fatta nel supplemento della Gazzetta d’ieri dietro dichiarazione del Tribunale Criminale e assenso dato dal Governo col Dispaccio N. 4187 dello scorso aprile, domanda impiego presso l’Amministrazione delle proviande, e precisa-mente nell’Uflìcio che corrisponde al carico di Commissario, d’Intendente o di Aggiunto di Provianda o di Guerra, o di qualche altra denominazione ora corrispondesse al carico medesimo. Il Comando Generale rimette qui annessa l’istanza del Bedolo, ed alcune carte che mostrano le importanti incambenze, che gli furono affidate, e le benemerenze che seppe acquistare nei recenti fausti rivolgimenti. Non può a meno di raccomandarsi l’istanza predetta, perchè si ravvisa atto di giustizia il procurare di dargli un risarcimento alla deplorabile peripezia che lo ha colpito, e perchè il Bedolo è fornito di esperienza e criterio, per cui potrebbe di lui venir tratto un buon parlilo. Il Generale in capo MENGALDO.