436 Clic male s’invocherebbe ad appoggio di essa convenzione l’articolo unico di legge del 29 luglio, eoa cui il parlamento concentrava tutti i poteri nel governo del re durante la guerra, perchè appunto per governo del re s’intende l’azione del capo irresponsale dello stato esercitata per mezzo di ministri responsali; locchè non si verifica nel concreto; e perchè si specificava in quella legge che salve sempre rimanessero la responsabilità ministeriale, e le guarentigie costituzionali, or \iolate e manomesse dalla convenzione medesima; Che ciò è tanto vero che il ministero stimò suo obbligo di rassegnare in corpo le sue funzioni, tostochè ebbe notizia della detta convenzione, accompagnando l’atto di rassegna con apposita protesta; Che oltre al contraddire allo spirito del diritto costituzionale in genere, e alla lettera dello stato Sardo in ispecie, la convenzione suddetta viola le leggi d’unione colla Lombardia e colla Venezia, sancite in parlamento, che stabilivano nessun atto legislativo o trattato politico poter sortire effetto senza il concorso delle rispettive consulte Veneta e Lombarda; Che non solo le consulte Veneta e Lombarda non furono chiamate ad esprimere un voto in una questione, che era per Venezia e per la Lombardia, questione di vita o di morte, ma che anzi dal punto di veduta politica e morale la convenzione suddetta importerebbe rinunzia arbitraria ai nostri e loro diritti, e violazione di fede verso quelle due, e le altre provincie incorporate nella monarchia Sabauda. Che in genere da questo punto di veduta politico e morale la convenzione Salusco è alto distruggitivo dell’indipendenza Italiana, cosi di fatto come di diritto ; una crudele mentita alla solidali là delle popolazioni italiche, una ricognizione della forza brutale a diritto; dell’usurpazione straniera a signoria legittima; uno sfregio al principe; un lutto alla nazione; Per tutti questi capi: per essere la convenzione Salusco lesiva delle nostre leggi fondamentali, contraria agl’interessi della monarchia, anti-italiana ed immorale : Noi sottoscritti protestiamo contro l’alto intitolato: Convenzione ed armistizioccc., dichiarando che per noi si considera come incostituzionale, e quindi nulla ed irrita la suddetta convenzione, sia in sè, sia nei suoi effetti; che come per noi si ripudia quesl’atto, così ripudiamo per quanto in noi sta qualunque trattato di pace che movesse da basi tali, e che sacrificasse l’onore d’un generoso principe, d’un prode esercito, di una patria rigenerata, e d’una nazione chiamata a nobili destini. ■ Genova, 23 agosto -184-8. 31 Agosto. INDIRIZZO AL GOVERNO PROVVISORIO NONCHÉ AI FRATELLI CONCITTADINI EMULI DEGLI SPLENDIDI MILANESI. A riparo di tanti indigenti assoluti, non offre questa celebre Città che tre sole pie Istituzioni. Tenuissimo però n’emerge profitto, pel po-