406 solo rifornite e rifatte, ma più numerose e meglio disciplinate che non fossero in addietro ; 2. Prese le determinazioni opportune acciocché la finanza possa supplire alle spese gravissime richieste dall’onor Nazionale, senza che il carico di esse pesi troppo sui contribuenti; 3. Protestò presso tutti i Governi liberi contro la illegalità e la nullità politica delia convenzione di Milano, del 9 Agosto, sottoscritta dal conte Salasco; 4. Richiese formalmente un’inquisizione giuridica sulla condotta dei capi militari che ebbero la parte principale negli ultimi infortuni; 5. Deliberò di chiedere il sussidio esterno di un esercito a giusti e onorevoli patti, e sotto condizioni atte a mettere in salvo le nostre iusti-tuzioni contro i pericoli di una propaganda politica; e si rivolse perlai eiFetto alla Francia, generosa nazione, e memore de’suoi fratelli d’arme italiani, che divisero seco gli allori del campo sotto l’insegna gloriosa di Napoleone; 6. Perseverò nella domanda fatta del sussidio francese anche quando la diplomazia estera ci ebbe sostituito l’idea della mediazione; 7. Diede a tutti i nostri Agenti diplomatici istruzioni conformi al diritto pubblico interno, agli obblighi contratti, alla dignità del paese; e adoperò la diplomazia stessa, per quanto la brevità del tempo glielo permise, a rivolgere in prò della causa italiana le forze di tutta la Penisola. Benché non gli sia stato dato di compiere la maggior parte dello operazioni incominciate, nè tampoco di vederne gli effetti, esso porta la ferma persuasione che la buona fortuna non mancherà all’Italia, purché 1: Italia non manchi a se stessa, e imiti il coraggio del Principe che nel punto del maggiore infortunio gridava : La causa italiana non essere perduta. Sarebbe cosa indegna il deporre, per dicci giorni di fortuiti disastri, una fiducia concepita per quattro mesi di prosperi ed eroici successi; e cosa imprudentissima il credere che una pace vergognosa sia più alta di una guerra onorevole ad assicurare gl’interessi materiali e l’onor del Piemonte, la stabilità della Monarchia costituzionale, l’integrità e l’indipendenza del territorio italiano, la concordia c la pace di tutta Europa. Torino, -18 Agosto 4848. Casati - Vincenzo Rizzi - G. Collegno - Lorenzo Pareto - Plezza - Giuseppe Durini - P. Gioia - P. Paleocapa - Vincenzo Gioberti - U. Ratazzi. 25 Agosto. CONSIGLIO DI DIFESA ORDINE DEL GIORNO. Interessando sommamente alla sicurezza pubblica, che non si introducano nei luoghi fortificati persone non conosciute, o non autorizzate.