422 1 signori Comandanti le Piazze non rilasceranno passi a chicchessia tranne a coloro che si trattasse di spedire per urgenti affari di servizio. Quelli che reclamassero qualche giorno di permesso per motivi di salute di grave considerazione giudicati dal Comandante di Piazza, egli ne scriverà a questo Comando in capo per ottenerne 1’ adesione. IL Cupo dello Stato Maggiore GIROLAMO ULLOA. 25 Luglio. (dalla Gazzetta) Risposta di S. S. Pio IX. sulla guerra data all’ indirizzo della Camera dei deputati. Roma 20 luglio 4848. Nella seduta di questa mattina la deputazione incaricata dalla Camera dei deputati di presentare a Sua Santità l’indirizzo, votato dalla Camera stessa nella sua tornata del 48 corr., relativamente all’ingresso delle truppe austriache in Ferrara, ha fatto il suo rapporto, e comunicata alla Camera la risposta del Santo Padre, della quale, onde soddisfare l’impazienza del pubblico, diamo un sunto, riserbandoci di pubblicarla in seguito nell’intero suo tenore. La deputazione riferì qualmente ebbe la più lusinghiera accoglienza, e quindi lesse la risposta del Sommo Pontefice, che lu aeeolta dai più vivi applausi della Camera intera e dell’uditorio. Sua Santità disse aver scaliti il massimo cordoglio all’avviso della invasione del territorio pontificio per parte delle truppe austriache; che immediatamente aveva solennemente emessa, e comunicata a tutti i rappresentanti delle potenze estere in Roma , solenne protesta contro questo atto violento. Essere per altro deciso di non limitarsi a questa sola protesta, ma essere fermo nel proposito di sostenere i diritti suoi e dello stato con tutti i mezzi che, sono in suo potere, e che perciò, per quanto il paterno suo cuore ed il sacro suo carattere rifuggano dalla guerra, pure ha dato al ministero gii ordini opportuni, affinchè si prendano tutte le più energiche misure, che sono necessarie per respingere l’inaspettata aggressione, sperando nella giustizia della sua causa, che Dio benedirà le armi pontificie destinate alla difesa dello stato. Passando quindi all’altra parte dell’indirizzo, Sua Santità disse qualmente pensava che, per viemeglio impedire che quind' innanzi si rinnovassero attentati di questa natura, uno dei mezzi più efficaci sarebbe quello di stringere la già progettata politica lega italiana. Che a tale effetto aveva dato al ministero ordini precisi, affinchè venissero con tutta alacrità spinte e portate a termine le trattative per la conclusione di questa santa lega offensiva e difensiva, la quale dee assicurare le future sorti d’Italia-Non dubitare che già altri governi italiani saranno al pari di lui solleciti a porre finalmente in essere questa lega, della quale è d’opinione che riconosceranno essi pure la necessità, ed il vantaggio che dee derivarne.