15 Luglio. (Pesi) (dalla Gazzetta) INDIRIZZO il GUERRIERI ITALIANI DEL REGGIMENTO CEGGOPIERI. Fratelli ed amici! Ci duole sommamente d’essere siali impediti, a cagione del trasporto delle armi per i vostri compagni, di esprimervi personalmente, in nomo degli Ungheresi, della società radicale, della gioventù e dei volontarii, i sentimenti di quella simpatia ed amicizia, che non hanno cessalo mai di esistere fra noi e l’eroica nazione italiana, ad onta degli ultimi funesti avvenimenti. Lungi dal nutrire il menomo odio contro i guerrieri del reggimento Ceccopieri, deploriamo di cuore quel (alale accidente, invano ordito da una certa camarilla, per distruggere i santi legami d'amicizia The ci univano, ci uniscono e ci uniranno sempre! Per assicurarvi della lealtà dei nostri sentimenti, restituiamo le armi ai vostri compagni a Comorn, le quali vennero scortale dai nostri bravi volontarii. Consolatevi col pensiero, che solamente i rei, e come la giustizia lo esigerà, ne verranno puniti. Consolatene gl’inuocenli. Mostratevi degni della vostra patria e de’vostri amici Ungheresi! Non lasciatevi più sedurre dagl’intrighi de’nostri comuni nemici. Addio, valorosi Italiani ! la vittoria segua i vostri passi ! Viva l’Italia! Viva Pio IX! Viva l’Ungheria, fraternità ed alleanza! F. PENEZ ed i vostri amici ungheresi. 15 Luglio. (dall’ Imparziale) Un nostro corrispondente ci comunica la seguente lettera che per la tranquillità di alcune famiglie pubblichiamo ad onta del cambio degli ostaggi ieri convenuto col plenipotenziario del T. M. Welden: Lubiana 28 giugno 1848. » Voi mi pregaste di darvi dettagliate notizie degli ex ufficiali della »Marina austriaca; e nessuno può meglio compiacervi di me, conoseen-» doli lutti. Quando giunsi a Lubiana vi trovai il Maggiore Morari a piede » libero sollo sorveglianza: — rinchiusi in caserma erano Tenente Colon-» nello Matticola, Guglielmo Paulucci, Stefano Milanopulo ed il cadetto » Moro venuto li 6 di maggio, Rota, Zambelli, Liparachi, Rocco, Bonan-» dini, ragionato Barucco e doti. Donali. — Paresi venuto con loro fu » lasciato a piede libero. 11 loro viaggio da Trieste a Lubiana ed il modo » con cui furono trattati, verrà a suo tempo pubblicato, e vedrete come » fossero trattati giovani liberi ed indipendenti pel solo motivo di aver » chiesto la loro dimissione dal servizio Austriaco onde non portar le » armi contro la loro patria.