n io andava a discutere con lai tutti i piani, tutte le direzioni delle nostre truppe; e, devo dirlo con molta mia edificazione, io lo trovava superiore a que’pochi talenti che io mi aveva; dirò poi che, uno sia più debole, altro più l'orle, in tutta I5 armala vi sono e dei Generali più esperti per condurre e dirigere l’armata nel senso strategico, e di quelli che mancano di quel principio, nessuno gode pari al re dell’ invidiabile talento di ben. attaccare l’inimico ed agire tatticamente. Così è composta la nostra armata, signori: io dal campo sentii, e leggeva talvolta quando il tempo me lo permetteva, tutti i giornali che si facevano a criticare, dietro lettere venute dall’ armata, e scritte da persone anonime, che, signori, come si fa nei caffè della via di l’o di Torino, così si faceva nei caffè di Yalleggio, di Sommacampagna, e da per tutto la nostra gioventù accostumata a lanciar parole, e forse con poca disciplina, prendeva a criticare in ben od in male ora un Generale, ora un altro; ma io non trovo in vero nessun motivo per poter approvare queste Critiche, e particolarmente su uno che non voglio nominare, e di cui sicuramente non potrei parlar bene, perchè entrato nel 1814 come sottotenente onorario, mi si trova ora supcriore in anzianità; e pure rendo giustizia a quel tale che tanto calunniano, e potrò, se la Camera desidera, leggere una lettera di quello che sarebbe destinato a rimpiazzarlo, quando fosse levato da quell’ importante carica, e in cui mi dice che divide tutta la mia opinione, e che forse non ve ne sarebbe un altro che saprebbe rimpiazzarlo. Dopo questo, signorj, io non saprei a cosa attenermi. Siccome io sono ancora debole, perchè appena uscito di malattia, se vogliono che io risponda ad altre interpellanze, li prego di rimandar questo ad altra seduta. (Applausi.) IO Luglio. .41 CiléadiiiS, alia €*uardia Civica, ed alle Truppe