453 v 29 Luglio. (dalla Gazzetta) NAPOLI 24 LUGLIO. Il re di Napoli ha dichiarato che, se il duca di Genova accetta la Sicilia, egli moverà guerra a Carlo Alberto, collegandosi con l’Austria. Alcuni membri dei Comitati e della Consulta, in unione ad altri profughi delle invase provincie venete, presentarono, col mezzo del governo provvisorio veneto, al re Carlo Alberto il seguente indirizzo; « Le calamità d’ ogni maniera, che si moltiplicano sulle vite e sulle sostanze de’ nostri concittadini delle venete provincie dalla sevizie e rapacità dei barbari invasori, misero fino a noi un grido di pietà e di soccorso, invano represso dal terrore degl’ instanti patiboli. « Noi esuli da’ nostri cari, noi straziati dalle loro angosce, noi, che soli possiamo in libera terra far giungere al vostro orecchio il gemito de’ popoli, or fatti vostri, accogliemmo quel grido : e a voi lo rechiamo, o magnanimo, sicuri che voi, liberatore d’Italia, darete opera di affrettare con ogni possibile celerità quel poderoso soccorso, che valga a sospendere una compiuta ed intera desolazione da queste infelicissime terra e famiglie. «Sire! le messi prime, le ricchezze, le abitazioni furono sperperate, rapite, incese dal barbaro : il lutto, 1’ oppressione, il dileggio della servitù divennero estremi. Nuli’ altro più sorregge i miseri, che la sola speranza in voi e nelle armi vostre, la quale loro assecuri gli ultimi ricolti a sostentamento della vita, e più ancora la libertà della stessa esistenza, incerta e minacciata. « Voi lo voleste : il vostro ministero, i vostri popoli del Piemonte e della Lombardia risposero pronti ed unanimi all’ immutabile vostro proponimento. — E noi tutti benediremo esultanti all’invitto braccio, che sollecito sciorrà dal collo de’ nostri padri, figli, fratelli, il brutal giogo. » Venezia 23 luglio 4848. Pubblichiamo alcuni brani di una lettera scritta il 43 luglio in Vienna '•a un nostro buono e bravo Italiano, dalla quale risulta sempre più quanto sia urgente per l’Italia incalzare con tutte le forze la guerra, e come Pel nostro nemico non vi sia altra ragione che quella del ferro e dell’ interesse. Ne faccia Italia nostra suo prò : «Il procedere arbitrario del d’Aspre.*. fu qui altamente riprovato. 29 Luglio. (dalla Gazzetta) « Sire ! (Seguono varie firme per ciascuna provincia.) 29 Luglio.