263 di quella lega, elle dee unire c stringere insieme tutti gli stati della penisola. « Di Torino, ni 2 di agosto, 1848. « Vincenzo Gioberti. » 8 Agosto. (dalla Gazzetta) I dipartimenti governatici sono ordinati come segue: Commissario Presidente marchese Colli, guerra, marina, ufiicii del porlo, relazioni politiche, ordine pubblico. Cavaliere Cibrurio, finanze, commercio e industria, poste, ordine e personale degli nllicii governativi, economato. Avvocalo Castelliculto, grazia e giustizia, interno colle pubbliche costruzioni, pubblica istruzione, belle arti, archivii pubblici, pesi e misure, sanità continentale e marittima. 8 Agosto. (dalla Gazzetta) ROMA Fu qui pubblicata la seguente notificazione : PIVS PP. IX. L’ agitazione, che presentemente si è impadronita degli animi per la diversità degli avvenimenti che vanno succedendo, richiede istantemente che, per quanto è da noi, venga calmata, richiamando la fiducia e la confidenza. Il ministero, da lungo tempo dimissionario, ha oggi ripetute le sue istanze pel definitivo ritiro. Non potendosi cosi rimanere, abbiamo chiamato ed è giunto in Roma il pio-legato di Urbino e Pesaro, conte Odoardo Fabri, che formerà parte della nuova combinazione ministeriale. Queste nostre premure debbono risvegliare negli animi di tutti i buoni la confidenza, che meglio verrà a confermarsi per le provvidenze che il Governo stesso giudicherà opportuno di adottare. Intanto si mena lamento da alcuni, perchè circa i falli succeduti nel Ferrarese non siansi adottate le misure opportune per ripararli; laddove noi non abbiamo indugiato a far conoscere i nostri sentimenti, già pubblicati dal nostro cardinale segretario di stato, e ripetuti anche in Vienna. Abbiamo già detto, e lo ripetiamo anche adesso, essere nostra volontà che si difendano i confini dello stato, al quale effetto avevamo autorizzato il testé cessato ministero a provvedervi opportunamente. Del resto, è vero pur troppo che in tutti i tempi, e in tutti i go-'erni, i pericoli esterni si mettono a profitto dai nemici dell’ordine e ^ella pubblica tranquillità, per turbare le menti e i cuori de’ cittadini, cbe noi sempre bramiamo, ma più particolarmente in questi momenti, u-niti e concordi. Dio però veglia a custodia dell’ Italia, dello stato della Chiesa e di questa città, e ne commette la immediata tutela alla grande