55 4G Luglio. IL GOVERNO PROVVISORIO DI VENEZIA. Cittadini ! La guerra ha ricondotte le infelici nostre provincie sotto il giogo dell’Austria. Moltissimi nostri fratelli veneti, fuggendo Ì*ira e la persecuzione dell’inimico, abbandonarono le proprie dimore, e vanno esulando pei paesi non contaminati dallo stravero. A questa sacra terra ospitale molti pur ricovrarono, e Venezia, non dimentica delle sue origini, li accoglie affettuosa, e vuole scemar loro il peso della sventura. A tal uopo viene istituita una Commissione, per cura del Delegato e del Municipio, coll’incarico speciale di provvedere di alloggio, e di collocare presso le nostre famiglie quegli esuli, éhe alla Commissione stessa si rivolgessero. Il peculio pubblico, esaurito da gravissimi bisogni della Jomune difesa, non permette al Governo di organizzare, come luterebbe, un piano di appropriati soccorrimenti, e perciò affida al patrio amore dei Cittadini l’adempimento del più caro lei doveri italiani. Stretti nelle nostre lagune, dividiamo l’asilo dei nostri filli coi fratelli esulanti: uniti dal vincolo di vicendevoli dolori* e conforti, attendiamo confidenti quel premio, cui la provvidenza alle civili virtù tosto o tardi largisce. // Presidente J. CASTELLI. CAMERATA — PAOLUCC1 — MARTJNKNGO — CAVEDALIS. IL Segretario J. Zrnnuu. ■itin o o« u — — 4 6 Luglio. (dalla Gazzetta) Il Pensiero Italiano, giornale di Genova, loda con le seguenti parole 4 unione di Venezia al nuovo regno italiano: « Venezia è unila. — Genova saluta la sorella regina delFAdrialico, si stringe con lei in un amplesso che tutte concentra le comuni memorie del passato nelle comuni speranze dell’avvenire; l’amplessò.di queste lue repubblicane città dice non dubbiamente: — la patria è l’Italia; le memorie nostre son divenute patrimonio comune; lo slancio che un di ci iacea gloriose, grandi e terribili, sebben scisse e divise, non è attutito