257 non mancheranno, ma quando avvi deficienza di denaro, di guadagno, viene ad essere tolto il mezzo di provvedere al bisogno, ed in tal guisa, anche i generi di prima necessità, nel contrasto, di bisogno da un lato e d’inopia di numerario dall’altro, potranno dare esca al disordine, per coloro che hanno faine e famiglia da sostenere. La Marina militare, ristretta alla difesa dei Porli, marcherebbe un tristo avvilimento, e le spese non cesseranno d’esser ingenti, e per quella e per la difesa dei forti staccati. Le navi mercantili non s’arrischieranno sul mare non potendo issare liberamente la bandiera Repubblicana non protetta. Avremo dunque probabilità d’una deplorabile condizione avvenire, s'egli è pur forza non disconfessare, che facilmente nascono tumulti ove regna miserevole stato, e se comunissimi sono i casi in tali circostanze, che non vadano rispettati i diritti, le persone, le proprietà. Allora non basterebbe il grido, Viva la Repubblicaper toglierli, e per frenare l’impeto del popolo bisognoso, insolferente, e sempre fiero nella ristrettezza. Dal quadro che fu fatto a Voi, che governate, sorge facile l'argomentare che la Venezia potrà reggersi calma e tranquilla, senza inopia, un periodo di tre, o quattro mesi al più, uè perciò deplorerà il suo isolamento. Le sarà di vanto il servire d’esempio a tutta Italia, non vinta dai timori, per fare nel suo centro trionfare i principii d’una libertà, a mantenimento della quale non bastano i Principi. Non conviene però continuare nell’ illusione, che possa sostenersi forte e grande un maggiore e più lungo periodo di tempo di quello accennalo, se non la si vuole contaminata davvero. E perciò mestieri non esitare, anzi occorre accelerare la proposta ilei soccorso, perchè riesca onorevole a noi, e proficuo alla condizione nostra. Rivolgendoci alla Repubblica Francese, sede di Libertà, dopo oppressa da un Re Costituzionale, che la vilipese, e se ne servì a sgabello di suo dispotismo, lo avremo efficace, e leale, e degno d’un Popolo, che ha 1 interesse proprio per fornircelo disinteressatamente, quale lo proclamò, per la salvezza dell’ indipendenza Italiana. Non sarà onta a Venezia, non sarà offesa all’ orgoglio nazionale, al nome Italiano, se imploriamo tale aiuto. È un errore calcolarlo ledente ■1 nostro onore, il nostro patriottismo. Noi abbiamo i primi scosso il giogo del servaggio. Ancora vi sono delle Provincie non invase dalle armi Austriache, e prima ehe una sciagura maggiore ci colpisca, e fino a che siamo tranquilli, non esitiamo a riconoscere in tale misura la nostra più pronta salvezza e redenzione. Non ricusò la coadiuvazione de’ Francesi la Grecia, e le riuscì salubre, senza offesa dell’ onore nazionale, non essendo divenuti, per questa, d* minor pregio i sagrificii dei quali aveva prima fatto prova. I Belgi ebbero V aiuto della Francia, per compiere la cacciala degli "landesi dalle loro fortezze occupate, e per rendere liberi i loro dominii, Poscia a nuovo stato costituiti. T. III. \ 7