206 presentanti, nolo per le sue conoscenze diplomatiche, sta per essere Invialo a Londra, incaricato d’una missione particolare ed otficiosa presso lord Palmerston. Tal missione si riferisce, per (pianto dicesi, alle cose d’Italia. » Le guardie mobili chiesero, nel caso d’ un intervento in Italia, di far parte dell’ esercito di spedizione. » Venezia ha promesso seguire i destini della Lombardia in ogni caso. I Kcco un caso: e urgente, e onorevole. Riscossa dal proprio e dal comune I pericolo, Lombardia s’accorge che la guerra è ormai da condurre per altra maniera, renderla nazionale, popolare, com’era in origine; creme una Commissione di difesa la quale con poteri pieni, con ordini pronti, raccolga le forze, faccia sbalzar via gli ostacoli, sgomenti i rei, i buoni infiammi. 11 simile è necessario in Venezia; necessario alla salvezza, necessario all’onore. Taluni forse credevano che l’incorporarsi a Lombardia farebbe i sonni loro più tranquilli, e le veglie più facete. La cosa è riuscita altrimenti: e sarà per lo meglio, se noi vogliamo. Chiedete una Commissione di difesa, che non sia nò una camera del ministero di guerra, nè un uffizio del generale comando ; che sia il senno creatore della potenza, sia la volontà salvatrice. Chiedetelo in nome del patto del di quattro luglio, come già cliiedevasi all’Austria la dignità di nazione in nome delle sue proprie leggi e promesse solenni. Se non che qui la promessa del seguire il destino di Lombardia è più recente, quantunque i veutolto giorni passati valgano per anni d‘ ansietà e disinganno. 0 crederebbesi forse poter seguirti i destini senza imitare gli esempi? L’Italia (hanno detto) farà da sò. Dunque faccia. Non si tratta ora del modo dell’essere: trattasi d'essere. Non c’è più parlili laddove tutti patiscono; laddove il dito di Dio segna col sangue un patto di nuova alleanza. Il sangue toscano, romagnuolo, lombardo, napoletano, veneto, piemontese versalo sulla terra d’Italia, germoglierà nuovi affetti. Questa fusione è vera. A questo caro altare e tremendo portate, o Veneziani, voi pure, l’offerta vostra. Alcuni tra voi combattettero virilmente; ma Venezia non ha patita, non ha sentita la guerra. Tra queste lagune è un ondeggiar di spallini e di nastri, un carnevale perpetuo. Nessuno direbbe che in Venezia si pensi, si immagini, che a poche miglia di là si coni-balle per la comune pairia e si muore. Lombardia risponde pe’ debili vostri, ma non per il nome; a voi tocca difenderlo, e far onore all’ardita mallevadrice. Approfittate di questo momento di provvida calamità. Cbic* dete che gli ufiizii pubblici sien liberati da uomini inutili, da uomini sospetti, austriaci nella lentezza, austriaci nella freddezza, austriaci nell'1 doppiezza, austriaci nelle parole, negli ossequi!, ne’pensieri. Mostrale I'1 4 Agosto. (dall’ Indipendente) Riportiamo dal giornale Fatti e parole le seguenti nobili parole dell’illustre N. Tommaseo. AI COMPILATORI D’UN GIORNALE.