291 all’Europa, al mondo intero gì copriranno cu esecrazione eterna alle venture generazioni. Sotlo i miei ordini io vi attendo dunque, e «e impotenti fossero i vostri sforzi, noi avremo guarentito l’onore degl’italiani, e non saremo maledetti dai nascituri. Ordino dunque senza niun altro avviso ufficiale per mancanza di tempo, che al pubblicare del presente tutte le truppe non capitolate di fanteria, cavalleria, e artiglieria si pongano IMMEDIATAMENTE in marcia per fermarsi a Imola, tutte le colonne di truppe civiche non capitolate, e di riserva, e volontari, ed anche le capitolate, se ne sono d’avviso, che sono in marcia per Pesaro, retrocedano sopra Imola. Tutti i corpi di linea provenienti da Roma, ai quali fu impedita arbitrariamente la continuazione della marcia, parlano immediatamente per la stessa destinazione. In ogni località, che si trovino questi Corpi lascieraano i loro bagagli, e gli uomini non alti a marciare. I soli carri di munizione saranno al seguito di ogni corpo. Le Autorità locali forniranno immediatamente i mezzi di trasporto, ed i fondi per cinque giorni alla truppa. Le popolazioni convinte del vero principio Italiano seguiranno le truppe. I Civici che non marcieranno saranno obbligati di cedere la loro arma ai volontarj marnanti. In tutte le città, castelli e campagne si suoneranno campane a stormo, onde i bravi si raccolgano, c marcino a difesa dei violati confini. Tutti coloro che si opporranno a quest’ ordine saranno dichiarati traditori e ribelli alla Patria. All’armi dunque Cittadini; Villici all’armi! Il santo diritto della nostra difesa lo vuole, la tutela dei nostri diritti lo comanda, il dito dì Dio ce lo impone. Forlì, 9 agosto 18-48, ore 2 antimeridiane. Il Colonnello Comandante Superiore DOMENICO BELLUZZI.