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all’Europa, al mondo intero gì copriranno cu esecrazione eterna alle venture generazioni.
    Sotlo i miei ordini io vi attendo dunque, e «e impotenti fossero i vostri sforzi, noi avremo guarentito l’onore degl’italiani, e non saremo maledetti dai nascituri.
    Ordino dunque senza niun altro avviso ufficiale per mancanza di tempo, che al pubblicare del presente tutte le truppe non capitolate di fanteria, cavalleria, e artiglieria si pongano IMMEDIATAMENTE in marcia per fermarsi a Imola, tutte le colonne di truppe civiche non capitolate, e di riserva, e volontari, ed anche le capitolate, se ne sono d’avviso, che sono in marcia per Pesaro, retrocedano sopra Imola.
    Tutti i corpi di linea provenienti da Roma, ai quali fu impedita arbitrariamente la continuazione della marcia, parlano immediatamente per la stessa destinazione.
    In ogni località, che si trovino questi Corpi lascieraano i loro bagagli, e gli uomini non alti a marciare.
    I	soli carri di munizione saranno al seguito di ogni corpo.
    Le Autorità locali forniranno immediatamente i mezzi di trasporto, ed i fondi per cinque giorni alla truppa.
    Le popolazioni convinte del vero principio Italiano seguiranno le truppe.
    I	Civici che non marcieranno saranno obbligati di cedere la loro arma ai volontarj marnanti.
    In tutte le città, castelli e campagne si suoneranno campane a stormo, onde i bravi si raccolgano, c marcino a difesa dei violati confini.
    Tutti coloro che si opporranno a quest’ ordine saranno dichiarati traditori e ribelli alla Patria.
    All’armi dunque Cittadini; Villici all’armi! Il santo diritto della nostra difesa lo vuole, la tutela dei nostri diritti lo comanda, il dito dì Dio ce lo impone.
    Forlì, 9 agosto 18-48, ore 2 antimeridiane.
                 Il	Colonnello Comandante Superiore DOMENICO BELLUZZI.