418 conoscere le discipline e cautele da seguirsi, viene incaricalo dell’ esecuzione. MANIN — GRAZIANI — CAYEDALIS. 28 Agosto. (dall’ Indipendente) Riportiamo dalla Pairia il testo della convenzione, con cui il ministero romano promette di disertare la causa italiana. Noi ne abbiamo già altre volte accennato lo spirito ; ma dopo che leggemmo che nel consiglio dei deputati del 21 agosto il ministro del commercio conte Guarini dichiarò non aver fatto altro la commissione se non che domandar ru-gione a Welden dell’occupazione austriaca diparte delle Legazioni, e protestare, ci parve necessario di metter sott’occhi ai lettori nostri V intiero tenore di questo documento. Vedano essi se si possa a nome di un governo proferire una menzogna più aperta! Il governo pontificio garantisce di contenere i suoi sudditi da ogni offesa del territorio austriaco! Cosi si abbandonano in nome dei loro rappresentanti tutti quei prodi che incontrano nella Venezia gii stenti, e i pericoli! Così si ritratta la parola del sommo Pio IX che dichiarò solennemente dovere le due nazioni contendenti esser ristrette ai loro naturali confini ! Cosi questa nobilissima parte d'Italia, queste provincie illustrate da una lotta ostinata, inafTiate dal sangue di tanti martiri e di tanti eroi, vengono da tre commissarii italiani a nome di un governo italiano indicate col nome di territorio uustriaco ! ITALIA. Convenzione conchiusa a Rovigo, il 13 agosto 1848, fra S. Eni. il sig. Cardinal Marini, legalo di Forlì, S. E. il principe Corsini, senatore di Roma, ed il sig. conte Guarini ministro dei lavori pubblici, quali commissarii straordinarii di Sua Santità, e S. E. il sig. tenente maresciallo barone di Welden, comandante Pi. r. 2.do corpo di riserva dell’armata austriaca in Italia; » S. Era. il sig. cardinale Marini, S. E. il principe Corsini ed il sig. conte Guarini, essendo per ordine di Sua Santità convenuti in un abboccamento con S. E. il sig. tenente maresciallo barone di Welden, per terminare le differenze e le diffidenze insorte tra le potenze da loro rappresentate, ed essendosi uniti a quest’uopo in Rovigo il 4 5 agosto 4848, convennero dei seguenti patti, persuasi, dalle spiegazioni date e ricevute reciprocamente, delle disposizioni di ambe le parti per un buono e pacifico intendimento; » I. — 11 governo pontificio restituirà tutti i militari, appartenenti all’ i. r. armala, illegalmente ritenuti a Bologna e nei contorni, e restituirà pure tutte le armature, monture ed altri oggetti militari. » IL — Il governo pontificio garantisce di mantenere i suoi sudditi da ogni offesa del territorio austriacosia colle armi, sia con provocazioni ed eccitamenti tendenti ad infrangere l’ordine e la tranquillità pùbblica.