43 Essi sono disposti a protestare in qualunque modo sinché sia resa loro giustizia, richiamando gl’ iufrattori alla rigorosa osservanza della legge. Quest’oggi, alle ore 5 pomeridiane, uscirono dal Forte di Marghera circa 600 uomini, allo scopo di fare una ricognizione delle posizioni e dei lavori del nemico, il quale sembrava avvicinarsi sempre più cogli avamposti. Essendosi spinti sino alle case bruciate^ sostennero le fucilate con intrepidezza e con danno degli avversari. Accortisi che occupavano tre case, li cacciarono a baionetta da quelle, impossessandosi di cartatuccie, armi e vesti abbandonate dai fuggitivi, e quindi misero il fuoco alle case ptesse. Il cannone del forte proteggeva la carica dala dai nostri, ed in seguito servì a rendere inattivi due obizzi che il nemico nel frattempo avea fatto venire da Mestre. Questa sortita, operata con tanta vivacità e bravura, ottenne l’effetto di convincere i nostri, che non esistono nelle vicinanze di Marghera nè batterie, nè fortificazioni, nè grossi corpi di soldati; inoltre obbligò il nemico ad abbandonare i suoi avamposti, e gli fece lasciar sul terreno molti morti e moltissimi feriti. I soldati italiani ritornarono in buon ordine a Marghera colla sola perdita di 4 morti e di 20 feriti. Per le negoziazioni relative alla deliberazione presa dall’Assemblea ei deputati della provincia di Venezia, partirono ieri per Torino i due ìembri del Governo^ Paleocapa e Reali, e per il campo di S. M. Carlo Alberto i cittadini Donà dalle liose, Francesco Dolfin Boldù e Michiele Gri- Federico Pissarda Giuseppe Pollo G. Postumio Corsi |F. T. Anstrini A. Bonvecchiato Giuseppe DalVOngaro B. Gin: Spagnuolo D. V. Todesco Gio: Ball. Zoppetli Domenico Giuriati Gustavo Modena. Francesco Dall’Ongaro Pacifico Palassi Augusto Giustiniani Samuele Salomone Olper Francesco Berlan Luca Lazzaneo. 9 Luglio. BULLETTIINO DELLA GUERRA. ore 10 pomeridiane. PER INCARICO DEL GOVERNO PROVVISORIO Il Segretario Generale ZEMARI. 9 Luglio. (dalla Gazzella)