357 « perchè terremo tai vigilanza che renderà impossibile bgni mena di corruzione, ed ogni comunicazione coll’inimico, sapremo punire colle pene le più severe; solo per fame lo potrebbe, ma quando il suo porto le si mantenga aperto, Venezia può vettovagliarsi a dovizia. Se non che, dovendo pagare ogni cosa importata contro effettivo denaro, per la mancanza di credito conseguente alla guerra, Venezia ogni dì impoverisce di più; da ogni cittadino converrà chiedere l’ultimò obolo, ed ogni cittadino lo darà senza querela, che ne abbiamo gli esempi. Ma potrebbe venir il giorno in cui, mancata la vittima, invano ne chiederemmo il sacrifizio. Che questo dì mai non giunga, può e dee volerlo l’Italia tutta, e come i militi di ogni sua contrada qui ha mandati, e qui stanno a difenderla, saprà egualmente l’Italia ristorare dì tratto in tratto le nostre finanze, come vegga ogni fonte esausta, consumato ogni sacrifizio dei cittadini. E qudndo a ciò sia disposto, il bel paese potrà dire di tenere al giuramento fatto di acquistarsi la libertà e indipendenza ; perchè, se avvenisse mai che l’insolente orgoglio dell’Austriaco pretendesse di rendere accettabile all’Inghilterra e alla Francia una pace, che non fosse per l’Italia assoluta libertà e indipendenza, l’Italia potrebbe opponisi, e rispondere per bocca di Venezia : — Italia nou vuole. 48 Agosto. (dalla Gazzetta) REGNO DI SARDEGNA Torino 41 agosto.' Il Giornale militare di quest’ oggi contiene due documenti di cui brameremmo di poter rivocare in dubbio l’autenticità. Gol primo di essi, che porta la data d’ieri, il re scende per un momento dall’altezza del trono per dar ripulsa alle accusecon le quali egli ha creduto che si fosse voluto macchiare il suo nome. Accenna al nemico ingrossato, ai mancati viveri, al difetto di denari e di munizioni. Giò che per noi e per tutti è al di sopra d’ogni dubbio e al di sopra d’ ogni lode, è il coraggio militare dimostrato dal re e dai principi suoi figli. Se tutto fosse stato concorde a questo grande esempio, l’Italia avrebbe già fatto conoscere al mondo eh’essa è in grado di fare da sè. L’infausta capitolazione di Milano, a cui giustificazione viene pubblicato quel proclama, poteva essere nelle attribuzioni del capo dell’esercito. Lo stesso non può dirsi della convenzione con armistizio, che si è sottoscritta nel giorno 9 dal conte Salasco sotto il titolo di preludio di negoziazioni per un trattato di pace. Questo atto, non rivestilo della firma di nessun ministro risponsabile, non può avere un valore costituzionale. L’intrinseco tenore di esso è ugualmente contrario al nostro diritto pubblico. Tende ad effettuare 1’ evacuazione di una parte del territorio dello stato, prima che sia consultato il Parlamento, contro i termini precisi dello Statuto. Contiene nou poche contraddizioni, fra le quali campeggia quella fra l’art. \. ed i seguenti: Nell' articolo primo si dichiara che la linea di demarcazione fra i