2 ! 3 iigf. Paolucci; e ciò è ben naturale. 11 dolce lasciar fare di questo Ministro meritava ben qualche correspettivo; e potevasi forse far meno clic allacciarsi la giornea ', e scendere in campo per lui? Entriamo in argomento. Noi abbiamo proposto il generale Solerà al coniando della Guardia civica, a modo di esempio, non escludendo che altri potesse essere alto a tale comando; e, se non siamo male informali, crediamo anzi che ad assumerlo egli non sarebbe gran fatto disposto. Per giustificare la nostra proposizione, noi abbiamo preso a difenderlo dalle accuse che gli avevano date maligne persone a lui nemiche e quella parte di mondo, ohe, credendo più facilmente al male che al bene, canta e ricanta quel che da altri ha sentito. Ci siamo quindi occupati quasi esclusivamente di negare le altrui mere asserzioni ; ed è noto anche lippis et tonsoribus che la prova incombe a chi asserisce e non a chi nega. Se poi le poche nostre asserzioni siane false, come i sig. F. e V. asseriscono, lo vedremo fra poco. Dunque per delicatezza il sig. Paolucci tacque della perdita della flotta? Ed è forse parlamentaria quésta delicatezza riguardo ad un latto di tanta importanza? Ne soffrisse chiunque, tal latto dovevasi esporre dinanzi l’Assemblea provinciale. Vuoisi esser falso che al sig. Solerà sia dovuta l’idea di spedire a richiamare la flotta. E chi ha mai detto questo? Venne ad altri l’idea; se ne trattò in presenza del Solerà il quale disse in proposito e fece quel che da noi fu riferito. Ella è poi cosa indifferente che il sig. Bua sia'stato chiamato piuttosto dal generai Solerà elle dal maggiore Paolucci ; nè abbiamo noi asserito che il primo lo abbia fatto chiamare, ma dicemmo soltanto ch’egli propose di consultarlo. È verissimo che il sig. Bua , per andare a Pola , avrebbe voluto il 'apore del Lloyd a sua disposizione; ma ciò non fu forse detto anche da noi ? Del resto le cose dette e fatte in quell’incontro dal generale Solerà per evitare quella grande sciagura, non furono menomamente negate ; dunque ( direbbe anche il minimo avvocatuccio ) devono aversi per vere. Quanto allo scioglimento delle truppe di terra, noi non dicemmo che il generale Solerà vi avesse avuta una parte segreta. Con qual fondamento poi dicesi eh’ egli non si curò affatto di rannodarle, riorganizzarle, far loro prestare il giuramento? Polrebbesi citare invece.. . soggiungono gli articolisti ; e state a vedere che qui esce qualche prova; ma no; esce un discorso di stangate, il quale se fosse vero, se cioè il generale Solerà avesse parlato di stangate ai soldati, tal fatto proverebbe il contrario di quel che vuoisi provare , proverebbe cioè che °oli discendeva persino a queste minaccie per rannodarli. Ma noi siamo ben lungi dal credere questo fatto ; noi crediamo bassezza d’animo il solo ln'maginarlo; noi abbiamo sentito che il generale Solerà nella sua lunga carriera militare , non comandò mai l’uso del bastone , per quanto fosse questa una delle dolcezze prescritte dalla disciplina austriaca. E se pur è 'ero che il presidente Manin e il sig. Toffoli abbiano dovuto calmare i soldati che , enza di essi , sarebbero "venuti ad eccessi contro lo stesso Solerà, questa è-la miglior prova che non solo egli non lasciò-agire, ma ece quanto poteva, e più forse che non convenisse, per richiamare i *°ldati alla disciplina. I ’