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7 Agosto.
   II Governo provvisorio di Venezia con lettera G corrente partecipò alla Presidenza dell’Assemblea dei Deputati della Città e Provincia di Venezia che per effetto della legge pubblicata collo stesso giorno al N. 14781 cessava oggi dal proprio ufficio.
   In conseguenza di ciò, mancando lo scopo della convocazione dei Deputati, che giusta l’avviso 4 corrente dovea seguir nel giorno dieci, la convocazione medesima non può più aver luogo.
L. RUBBI — N. PRIULJ — F. TRIFFOM — V. CANAL — U. MED1N —
(i. DOLFJN BOLDU*.
7 Agosto.	(dalla Gazzetta)
    Onesta mattina nella sala dell’ antica Biblioteca, il Governo provvisorio, in nome del popolo della città e provincia di Venezia, ed alla presenza eli S. Em. il cardinale Patriarca, e delle LL. EE. il barone Guglielmo Pepe, generale in capo delle truppe nello stato veneto, Giorgio Eo-scarini, presidente del Tribunale supremo di revisione e di appello, conte Giovanni Correr, podestà, Angelo Mengaldo, generale in capo della guardia nazionale, e Leone Oraziani, contrammiraglio comandante in capo della Marina, non che de’ presidenti e capi de’ diversi dicasteri amministrativi, giudiziarii, e di guerra e marina, ha solennemente ceduto e dimesso m perpetuo a Sua Maestà il Re CARLO ALBERTO, ed ai suoi reali successori, e per essa ai commissarii regii straordinarii, le LL. EE. marchese Vittorio Colli di Felizzano, maggior generale e senatore del regno, cav. Luigi Cibrario, consigliere del supremo magistrato della regia Camera •le’conti, dott. Jacopo Castelli, già presidente del Governo prov\isori t, >1 possesso, dominio^ e la sovranità della città e provincia suespressa, delle forze di terra e di mare e d’ ogni altra ragione ed azione che ne dipenda, colle sole restrizioni e riserve accennate nella legge del 27 luglio ultimo scorso.
    Assunto immediatamente nel regio nome dai sullodati signori com-■nissarii straordinarii l' esercizio del governo, hanno ordinato clic, per seguo della presa di possesso, venisse innalzata sui tre stendardi della Piazz \ bandiera italiana, collo stemma di Savoia e il Leone di S. Marco; il °l>e ebbe anche subito luogo tra lo sparo delle artiglierie, e alla presenza parte della milizia nazionale e della guarnigione e di numeroso popolo Scorso.
    Per tal mode», ottenne compimento ed esenzione la deliberazione,
I,r«sa a voti pressoché unanimi dall'Assemblea de’rappresentanti di que-s*a città e provincia, nel giorno sempre memorando del 4 luglio decorso.