402 vertiti in Monete, toltone quelli, che la di Lei conoscenza troverà neees-sarii al Culto Divino. Come però sarà utile la zelante insinnazione, e la benemerita opera di V. E. Reverendiss., così resta Ella ricercata in Pubblico nome d’interessarsi con quel divoto zelo, clic l’anima in tanto argomento, diretto al ben possibile de’Sudditi, ed alla conservazione del. Principato; e mentre non dubitiamo per le reiterate luminose prove dì sua Virtù, e prudenza, che anche a questo interessante oggetto sarà Ella per darci le dimostrazioni più convincenti, non ci resta che di renderla certa della nostra sincera considerazione, ed affetto. PIETRO VINCENZO FOSCARINI Sem. ----- 23 Luglio. GOVERNO PROVVISORIO DI VENEZIA. cs A’ mali estremij estremi rimedj — Quale politica sapienza e quanta presiedesse a quel fatale reggimento che malamente appellato Repubblica per cento e più dì l’essere nostro sotto tanti aspetti tranquillo rovinava, non ricorderemo. Fu provvisoria la Repubblica ma stabili pur troppo e permanenti succedonsi le lacrimevoli miserie che conseguitarono da quel pelago sconfinato di tanti errori. Uomini e Governo giudicherà la storia al Tribunale dei presenti e di quelli che verranno nonché d’Italia compromessa, forse rovinata, a quello del mondo intero. Il debito nélF attuale Governo di provvedere al presente e futuro non 10 dispensa da quello di riparare per quanto può al passato. Non ultima delle piaghe che al cospetto di tutti i buoni rese detestabile la perduta Repubblica fu e sarà la estrema debolezza nell’azione governativa, che seppe congitingere colla più infernale violenza ove credeva Fuopo. Governo debole è nullo Governo : dacché debolezza è la fatale tra tutti i mali. Giusta sia sempre ma energica l’azione del Governo. Oggidì è più che mai necessaria in condizioni come le attuali sì eminentemente difficili' 11 giusto rigorè non può spiacere che ai tristi e questi non sono che poca parte della famiglia sociale. Si professi la giustizia, ma rigorosa e colla spada alla mano. Ogni altra direzione non è virtù ma debolezza di Go-verno. Una iniqua testa balzata a suo tempo, lo prova la storia, risparmia le migliaja d’innocenti. — Le guerre di nazionale riscatto ila catena straniera non si fanno coll’amore ma con mano armata contro chi attenti Sia giusta la pena, ma relativa alla importanza della legge che si vuol eseguita e alle conseguenze della inesecuzione di lei. La forza militai imponente che é qui, rende eseguibile ogni necessaria ordinazione. Se n°u In emette il Governo, non ha discolpa ed è risponsabile a Dio e agli no-mini. Quando il Governo ha la coscienza che la misura di rigore sia ih” cessaria e giusta, non deve mancare del coraggio di darla. Chi non l'a questo civile coraggio si scosti dal potere e lasci la piazza ad altri p‘‘