74 della più eletta gioventù, si per sapere,* che per caldo, sincero, svisceralo amore di patria e libertà, ed erano per conseguenza accetto olocausto al-T altare della tirannide, giacché per tale fatto si distruggevano le più no-l Itili speranze di due più elette provincie della nostra Italia. E cosi fu. che tulli sei sanno. Il giorno 50 del successo imbaldanzito il barbaro attaccava la nostra destra, nella notte e nei mattino rafforzata; e con grande suo danno fu ovunque dei nostri prodi s'oldali respinto. Se non che erano le sette di sera ed invece di inseguirli e sterminarli, perchè assolutamente sgominali, si andò a pranzo. Tre giorni ci stette a fronte l’Au-siriaco, e Ire giorni noi lo lasciammo tranquillamente e crudelmente foraggiare tulio il paese quantunque non fosse sperabile che il nemico sarebbe uscito dalle sue fortezze per venire in giusta fazione a noi tanto vantaggiosa. Il quarto poi, come si fece sembiante di venire a grande giornata, già era conosciuta la ritirala del nemico seguita nella notte; cd invece d’inseguirlo si tornò agli ozii comunque si avesse certezza che Radetzky si andava a-rovesciare intiero sopra l’infelice Vicenza. E quando la sera del dodici fu da pochi noia la capitolazione di Durando, s’intraprese l’ipocrita mossa su di A^ona, onde ascondere il fatto sotto le apparenze di finta diversione, e alla domani si ripigliarono a un dippresso le medesime posizioni, donde l’esercito fino atl oggi non si è più mosso,! generalmente parlando. Se il fatto non parlasse abbastanza chiaro, io non tralascerei di aggiungerv i i voluti commentarli, ma stimandoli inopportuni, preferisco lasciare il lettore di farseli per sè. In quanto alla parte scienlilico-slrategica, questi capi ne sono proprio digiuni ; cosicché tu li vedi anche in questo bearsi dell’ altalena. Ora è in voga il valicar l’Adige, e l’attacco di Verona, ora si sospende quc-l sto progetto senza surrogarvene un altro, e poi vi si ritorna senza avvedersi. Se costoro sono conscienziosi, cosa di cui dubito, avrebbero ad avvedersi essere l’attacco da questo lato poco meno clic impossibile cl contrario ai principii della safta strategìa, la quale ci insegna di presentare, ogni qualvolta ci venga consentito, un fronte d: operazione per quanto si può parallelo alla linea d’ operazione del nostro avversario, alfine di poter trarre dal minimo vantaggio que’ risultamenti veramente grandi che eccitano 1’ammirazione dei posteri, ed assicurerebbero in breve tem-j po la nostra indipendenza. Io poi tengo per fermo che se dopo vinto l’ot-l to a Goito, si fosse al dieci bloccata Mantova, cd incontanente avviato ilj restante dell’esercito sull’Adige, e poscia sulla Venezia, io tengo per certo dico, clic Mantova allora sprovveduta avrebbe capitolalo in meno d’un mese; e che data una forte, compatta, irresistibile organizzazione all’insurrezione della Venezia, INugent sarebbe stato respinto non solo, mal anche la stessa Verona sarebbe stata bloccata da lontano, impedendo per la via di Vicenza a Roveredo nel Tirolo ogni comunicazione a Radetzky cogli stati ereditari; e per questa mossa alle spalle dando l’ultimo crollo alla demoralizzazione dell’esercito barbaro, sicchò a quest’ora anch’egli; avrebbe infallantemente capitolato. A coloro poi che credessero sarebbe stato lecito a Radetzky tornare in Lombardia senza esporsi ad una totale ed inevitabile distruzione, io non ¡stimo dare ragioni per comprovare • l’assurdità di questo raziocinio, visto che delle cose della guerra nonse!