185 Dichiarò che ogni suo sforzo era sialo diretto a vedere di cangiare e sospendere le determinazioni che richiamano il suo reggimento, che non avea che comincialo a dar prove del proprio attaccamento alla causa nazionale; raccontò quali circostanze ne rendessero indispensabile 1’ obbedienza; e però annunziò la speranza che le camere facciali ragione all’onore della bandiera napoletana, per dover essere rimandala sul campo della nazione. Ricordò ch’egli per sè e pel suo reggimento fino da principio di codesta epoca costituzionale protestò che non avrebbe combattuto contro il popolo, e dichiarò che non sarà violata la loro protesta. Quest3 istesso linguaggio in fa Ili avea da lui ottenuto già jeri ¡Nicola Fabrizi colonnello allo stato maggiore del General Pepe, e da quest’ultimo diretto al colonnello Rodriquez per invitarlo a dirigersi a Venezia, ove la presenza del 10 di linea napoletano avrebbe assai ben completato un piccol corpo di valorosi, che là s’adoperano a riparare l’onore dell’ar-mi napoletane nella guerra nazionale. Possano le parole del vecchio soldato non essere smentite dal fatto, siccome furono accolte per onorate e sincere; e non sia quindi che la gloria di cui a dritto va ricordevole il IO ni linea napoletano nell’istoria dell’indipendenza d’Italia, di Goito e Curtatona, possa esser macchiata, anzi cancellata dal fratricidio, e questo reggimento sia quello che insegni all’armata napoletana che il buon soldato non può farsi pessimo cittadino. Rimini, 24 luglio. — (Corrispondenza del Contemporaneo). -- Ci consta che il colonnello f.° dragoni napoletano tra i tenebrosi incarichi che Io hanno guidato tra noi3 ha quello d’impedire che le armi che si trovano depositate presso taluni de’comandi di piazza appartenenti ai soldati che hanno raggiunto il General Pepe a Venezia, sieno spedite «il Generale stesso che le reclama, ed invece sieno dirette a Napoli, col residuo della cassa napoletana tuttora depositato presso il Legato di Bologna, e che il General Pepe reclama indarno a soccorso de’soldati napoletani fedeli alla causa nazionale, e sinora a lui negato dal Legato di Bologna. Questa cassa in gran parte era stata prodotta da oblazioni spontanee e patriottiche napoletane, in giorni di tale entusiasmo popolare, che in su le piazze furono vedute donne d’ogni età e condizione spogliarsi di ogni ornamento e consegnarlo ai raccoglitori, uomini di picciolo mercato versarvi ogni prodotto raccolto nelle vendite di più giorni. 1 Agosto. 1111 «11111)11 MZMil.! 1)1 VENEZIA. MIEI CAMERATA! L’ideato nostro arruolamento volontario per prestare i forti, e le norme sue, non possono accontentarci per varii motivi, fl*e vado ad esporvi, ed ai quali forse avrete già pensato. L’arruolamento volontario si giudica da molti poco utile, da alcuni Perfino nocivo, in confronto dell 'obbligatorio. Al primo conduce uno slan-