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    Nel mentre questo comando in seguilo al vostro rapporto <T oggi v i dichiara sciolto dall incarico relativo alla custodia della persona del Maresciallo Zichy, di già partito, non lascia di professarvi la sua soddisfazione per aver voi saputo conciliare l’adempimanto di detto geloso incarico coi riguardi dovuti alla condizione di quell’ostaggio.
    Quanto poi alla custodia del Palazzo essendovisi provveduto coll’assegnazione di regolari sentinelle, non resterà sennonché voi facciate analoga riferta al Governo provvisorio che vi aveva data quella mansione.
Per il Comandante Generale in capo Il Colonnello aiut. BERNARDI.
N. 5.
      Preg. Sig. Sebastiano Bedoio!
    Dietro le nuove di lei ricerche io non posso che ripeterle ciò che altra volta le ho dichiarato, e che sono pronto a dichiararle in faccia a chicchessia.
    Ella nei primi giorni della nostra rivoluzione ha disimpegnato con tutta attività e col massimo zelo l’affidatole ufficio di custode del Palazzo Reale durante la catturazione del Tenente Maresciallo Zichy. Di ciò non contento, ella fece quanto era in lei per indurre il reggimento Kin-ski a rispettare la capitolazione senza dar retta alle sofisticherie del proprio Generale Kulloz, e in questa occasione si espose anzi al massimo rischio, avendomi nel dì successivo il Generale dichiarato in termini espliciti, ch’egli stava quasi per farla arrestare, e condannare immediatamente alla pena di morte come reo di tentata rivolta nel reggimento. Questa è pretta verità, come possono attestare varie Guardie Civiche, le quali in quei giorni erano il Presidio vicino alla Caserma degl’incurabili.
      Mi dichiaro con tutta stima.
   Venezia li 15 luglio 4848.
                                                   Di lei uff. Servitore B. Dott. BENVENUTI.
N. 6.
                                       Venezia li 15 luglio 1848.
    Dichiariamo che nella sera 22 marzo p. p., sparsasi la notizia che alcune compagnie del reggimento Kinski erano partite da Venezia per °ccupare il forte di Marghera, dopo la Convenzione stipulata dalla Commissione del Comune, trovandosi il capoposto della Guardia Civica Sebastiano Bedoio di custodia alla guardia del Palazzo Nazionale, ed alla sorveglianza del Tenente Maresciallo Zichy, esso sig. Bedoio di proprio moto domandò tosto al suddetto Maresciallo Zichy, ed ottenne, l’invio degli ordini per la cessione del suddetto Forte, e che nella notte stessa fece ^1re altrettanto per li Forti di Chioggia, di Brondolo e del Lido, e rimise <?*' ottenuti ordini di cessione alla rispettiva destinazione.
                                                E verità il suo esposto.
  GASPARE MORO. LUIGI BACMAN. BERNARDI Avv.