184 deschi e i Croati e i Polacchi, e mal loro grado gli Ungheresi, e (orri. bile a dirsi!) gli stessi Italiani mandano a scannare liberalmente gi’Italiani. non d’ altro rei che ili amare l’Italia, coni’ essi amano o dovrebbero y t amar la Germania. E non dubitano di chiamar patriottica la loro guerra, di chiamare ingiusta la nostra ! Liberali di Vienna, voi avevate compiuto una magnanima impresa. Il mondo, maravigliato del vostro felice ardimento, vi collocava fra’ più illustri campioni della libertà e del civile progresso. E l’istoria v’ apparecchiava la più bella delle sue pagine, per iscrivere in caratteri immortali che voi cacciaste dall’ ultimo e meno espugnabile asilo il mostro della tirannide, che francaste la umanità dal giogo della servitù, che recaste ad atto in un giorno il voto di quattro nazioni, il sogno di dieci età, il sospiro di migliaia di martiri. — Ma voi rinnegaste subitamente l’ opera vostra, ripudiaste la vostra gloria, metteste ogni potere a distruggere quello che avreste latto, a rifare ciò che avevate distrutto. E però, o riconducetevi a’ principii della rivoluzione, o rivocate la ingannevole parola, della quale mostraste non avere compreso il valore, nè il senso. Accettate francamente le conseguenze della libertà, o gittate al fuoco la sterile carta, sulla quale invano sudate, e indarno sempre suderete, a ordire 1’ assurda vostra Costituzione. Voi non potete aspirare a far servi gli altri, senza intronizzare di nuovo la tirannide nel vostro seno : non potete disconoscere la indipendenza delle nazioni, a voi aggiogate, senza rinunciare alla vostra. Liberali di Vienna, non c’ è via di mezzo : o ammettere le conseguenze della Costituzione, e tra queste per prima la separazione de’ popoli non tedeschi; o richiamare, se pur non è troppo tardi, il principe Mettermeli. — Scegliete. — Avv. LEONE FORTIS. 1 Agosto. (dall’ Indipendente) jEnarv Fano, 20 luglio. — (Corrispondenza del Contemporaneo). - .Ieri al far del giorno arrivò tra noi il 10 di linea napoletano, reduce dalla Lombardia, che si dirige a piccole marcie a Napoli, per esservi stato richiamato reiteratamente dal ministero Bozzelli. Una deputazione con alla testa il confaloniere, composta di alcuni membri municipali; di civici di diverso grado, e comuni, e di cittadini d’ogni condizione, fi' questa mattina alle 11 all'alloggio del colonnello Rodriquez, comandante il reggimento suddetto, ad esprimergli sentimenti di riconoscenza nazionale per la bella condotta tenuta dal suo corpo sul campo di battagli3 dell’indipendenza, e nel tempo stesso di rammarico nel vederlo retrocedere, per dover forse esser condotto alla guerra civile ad imbrattarsi di sangue fraterno. Il colonnello corrispose con franche cd italiane parole-