140 » Erano le 5 p. in., quando il brick il Crociato, comandato dal sig, Sagredo, nobile patrizio veneto, il piroscafo il Tripoli, comandato dnl marchese Orazio Di-Negro, seguili da 3 grosse imbarcazioni armate, condotte ognuna da un ufficiale, ed altre piccole imbarcazioni senza armi, si mossero dalla posizione della squadra verso il suddetto porto Rose, ove trovavasi il trabaccolo. In questo frattempo, il capitano di una nave austriaca mercantile, ivi pure ancorata, che si era spontaneamente interposto come mediatore di questa differenza, giunse da terra a bordo il Crocialo ed il Tripoli, i quali si erano intanto inoltrali sotto il tiro, tra il forte delle Rose ed il nuovo fortino Massimiliano, posto sopra un’ altura; e venne a dire, per parte del comandante militare di quel luogo, che tutto l’antecedente non era che un disgraziato malinteso, che il trabaccolo era libero, e che si poteva prenderlo a piacimento. » In quel momento, il brick ed il piroscafo cominciarono a manovrare per ritirarsi, ritenendo la loro missione finita, mentre tre imbarcazioni non armate, una delle quali con bandiera bianca, si accostarono al trabaccolo, che, salpata l’ancora, fu preso dalle stesse a rimorchio; ma contro ogni espettazione, con sorpresa di lutti, si cominciò il fuoco dal forte delle Rose, tirando a palla e mitraglia sul trabaccolo rimorchiato. A questo tratto di vandalismo, fu unanime e feroce il grido di tutti gli equipaggi della piccola spedizione. Venne all’istante stracciala la bandiera parlamentaria delle imbarcazioni, che continuarono a rimorchiare il trabaccolo sotto il fuoco nemico, lasciandolo quindi allontanare da sè stesso, col mezzo delie sue vele, già forate dalle palle austriache. » Le tre imbarcazioni armate si spinsero subito a voga battuta verso la spiaggia sotto la mitraglia e sotto il tiro dei fucili, rispondendo arditamente al fuoco nemico, quando già il Tripoli ed il Crocialo, nell7 atto stesso di riprendere la prima posizione, fecero all’istante tonare le loro batterìe con pieno effetto, contro il fuoco incrociato di tutti i due forti. — I comandanti furono obbligali di richiamare a tutta voce, le imbarcazioni, clic per entusiasmo di ardimento si erano forse troppo impegnale nel furor di combattere, disprezzando ogni rischio. Si continuò un fuoco ben nutrito per un' ora e un quarto, finche, smontati alcuni pezzi di cannone dal forte delle Rose, si lece tacere il fuoco nemico, diversi soldati del quale furono veduti cadere nell’azione. » Cessò allora il combattimento, e ripreso il trabaccolo a rimorchio dal Tripoli, dopo di aver posto fuori del tiro il brick e le imbarcazioni, la piccola divisione ebbra di gioia, e non ¡stanca di combattere, si riunì alla squadra, tra i gridi di viva all'Italia degli uffiziali ed equipaggi, che erano rimasti ansiosi spettatori durante il combattimento. » Era bene spettacolo magnifico, durante questa fazione, vedere le ciurme della flotta ancorata, schierate sugli alberi e sulle verghe dei bastimenti, attente al micidiale effetto del cannone, e tristi od esultanti, secondo il colpir delle palle contro i fratelli, o contro il nemico; e gli ufficiali coi loro cannocchiali allungati, frementi di non prendervi parte essi pure, anzi costretti a frenare l’ardore degli equipaggi, che si sarebbero spinti a nuoto, per correre in aiuto de'loro colleglli combattenti. » Ma sarebbe stato inutile, e non forse decoroso, l’impegno di mag*