192 cjò che le gravissime condizioni nelle quali la guerra ha posto il noslro paese, potessero chiedere all’opera od al consiglio dei buoni cittadini. Dopo qualche discussione, l’adunanza, ad una grandissima pluralità di voti, ha deciso di far un indirizzo al Governo, nel quale, citati gli esempi di Milano, di Bologna, di Ferrara e di altre città Italiane, si chieda la istituzione di un Comilato di difesa munito di poteri corrispondenti alla suprema gravità delle circostanze, e si designino a questo effetto i nomi seguenti : Giambattista Cavedalis, membro del Governo provvisorio. Luigi Afeszacapo, capo dello Stato maggiore del Generale Ferrari. Fabio fltainardi, capitano del corpo della Marina militare. L’indirizzo scritto sul momento e sottoscritto da tuljti fu recato al Governo provvisorio da una deputazione composta dei signori Sirtori di Lombardia, Si ordini di Toscana, Fii'gili di Napoli, Giannini di Roma, Solenti di Sicilia, Albrizzi, Rossetti, Gregoretti e Talumini delle Venezie. La deputazione è incaricata di chiedere al Governo provvisorio una pronta risposta, e di recarla alPAduuanza che si è costituita in permanenza. Lo scopo di questa mozione ci sembra giusto, perchè a dir il vero Ì’attual Comitato di guerra, per una ragione o per altro che sia, non potè finora mostrarsi a livello dei bisogni urgenti del paese. Crediamo perciò che il Governo non si opporrà alla domanda. Avremmo desiderato che la indicazione dei poteri e delle attribuzioni fosse più determinata; cosi come è fatta ci pare elastica. È però da sperare che la lealtà di chi comporrebbe il nuovo Comitato, e quella del Governo, si accorderebbe perchè le parole meno che concrete vengano intese nel significato più conforme, alle necessità della patria, cioè nel significato più favorevole alla unità di azione, ed alla pienezza dei mezzi. Quanto alle tre persone nominale noi siamo contentissimi, e crediamo che non solamente meritino, ma anche abbiano la fiducia delle milizie tutte e della popolazione, per la qual cosa, sarebbero in grado di esercitare all’ uopo una graude forza morale su tutto il paese. Il nome del Cavedalis deve essere poi opportunissimo per conciliare alla proposta una più facile adesione per parte del Governo provvisorio di cui è membro. Il Governo dovrebbe vedere in ciò 11011 un atto di opposizione, ma piuttosto della più franca e della più energica cooperazione. Se giungeremo in tempo di avere successive notizie prima di porre in torchio il giornale, non mancheremo di darle. ore 6 pomeridiane. Il Governo disse alla Commissione sovraccennata che darebbe precisa risposta entro 24 ore. Nella conversazione tenuta il Governo fece osservare che al proposto Comi lato di difesa bisognerebbe assegnare concretamente i poteri. Ciò riferito all’adunanza, questa discusse se dovesse proporre la formula dei poteri medesimi, ma decise che nò, ritenendo che bastassero 1° scopo determinato al consiglio dei tre, e l'esempio di Milano. L’adunanza si sciolse, e si raccoglierà domani per udire la risposi* del Governo. Tutto procedette nel massimo ordine.