487 4. Nei sili dove occorre più d’una Compagnia, il comando sia affidalo ad un Capo di battaglione eletto per turno di sorte dall’insieme delle quattro Legioni. 5. Il turno delle Compagnie, in ogni Legione, si faccia le prime volle per estrazione successiva a sorte; e sia poscia osservato l’ordine da tali estrazioni stabilito, finché sussista il bisogno di sussidiare il presidio dei forti. 6. Tutte le Guardie Nazionali di presidio ai forti vi si addestrino all’esercizio due volte al giorno. 7. Si provveda con L. 4:25 al giorno ai mancanti di mezzi, come accenna il Decreto di arruolamento volontario. 8. Ad alleviare il servigio della Guardia Nazionale attiva, si renda operativo non illusorio l’obbligo della Riserva di far il servigio ili città, e ciò chiamandola a servire dalle otto e mezzo pomeridiane dello vigilie dei di festivi lino alle otto e mezzo pomeridiane susseguenti. Con questo progetto resteranno armi anche pel servigio interno, specialmente se si eseguirà con rigore il Decreto per le denunzie e le conscguenti perquisizioni; si assicura il sussidio ai forti di un migliajo d’armati, sui quali riposar tranquilli; si dà opportunità d’addestrar ¿ulte le Guardie all’anni; si minora la spesa pegli sprovveduti di mezzi, almeno evitando di renderla costante; si tolgono le persone per soli quattro giorni al mese, ed interrotti, alle loro occupazioni, ed alle loro famiglie; si pone tutta la Guardia in contatto con tutti i confratelli, che difendono questo baluardo dell’indipendenza italiana. È vero che il progetto si allontana dall’ordinario sistema di mobilizzazione, ma per noi si tratta appunto d’un servigio eccezionale, che non è aiTatlo interno, ma neppure affatto di campagna. Cessiamo una volta di solamente parlar di guerra, ed occupiamocene daddovero colla persona, difendendo le nostre mura. Cessiamo il rossore di restar inerti spettatori delle oiTese d’un nemico, ne’tempi addietro sempre pusillanime, ma che ora colla nostra neghittosità abbiamo reso lauto ardilo da tener in iscacco quasi un giusto esercito con pochi drappelli d’incredibile tenue forza numerica. Poniamo in grado i nostri difensori d’uscire animosi a disperderlo, quando sian certi che il popolo veneziano pensa daddovero alla salvezza ile’suoi lari e delle sue famiglie, e sorge con energia e fermezza d’animo ad offrirsi, non con sole otto Compagnie di turno, ma con tutta la sua Guardia Nazionale, se per mi fallo splendido abbisognasse, ad allontanare quelle strettezze clic minacciano sempre più la sua conservazione, e vuol concorrere al conquisto della libertà, facendo terminare il dileggio e guadagnando invece la stima de’forti e bellicosi Italiani, confratelli finora di sventure, ben presto di gloria. PIETRO P0NZ0NL »