280 dall’alba erau scomparsi, ed esortavano i cittadini a stare uniti, ed iu ami, pronti a rinnovare i gloriosi fatti della giornata precedente. Legionarii Bolognesi! a noi tocca dar premio a' nostri concittadini, a noi celebrare la loro gloria, la loro sublime virtù; sono i nostri fratelli, le nostre donne, i nostri fanciulletti, i nostri amici. Noi faremo coniare una medaglia che farà eterna la memoria dell’8 agosto 1848; ma intanto immediatamente è aperta nella mia Casa una sottoscrizione per soccorrere chi ha più sofferto nella gloriosa giornata. Legionarii Bolognesi ! se ci stringe il cuore di non aver potuto dividere i pericoli, e le eroiche azioni dei nostri concittadini, col nostro obolo concorrendo a minorare i danni ai più bisognosi, non saremo e-stranei a quei gloriosi fatti e ci renderemo egualmente meritevoli e degni figli della patria nostra. L’ esempio del valoroso coraggio de’ nostri fratelli ci fortifichi a sostenere qualunque disagio, qualunque pericolo in questo baluardo dell’ 1-taliana libertà che giuriamo difendere fino all’ ultimo sangue. Viva Bologna emula di Milano ! Viva il popolo Italiano ! Fuori, Fuori lo straniero. AUGUSTO AGLEBERT. 11 Agosto. COMANDO GENERALE di tutte le Truppe di Linea noti capitolate, Civica Mobile e di Riserva e Volontarj. POPOLI DELLO STATO ROMANO Ordine dei Giorno. Il nostro nemico ha infrante le convenzioni che aveva giurate al-1’ Autorità di Bologna di non venire a fatti ostili. Esso è già entrato, ed ha già fatto sentire il grave peso delle sue palle. Sono più ore che i vostri fratelli coraggiosamente si battono. L’estremo pericolo adunque della Patria è giunto. Popoli dello Stato Romano io sono il vostro Colonnello investito dalla Suprema Autorità del Comando di tutte le truppe di linea non capitolate, delle Civiche mobilizzate e di riserva, e dei volontarj. Io sono pronto in nome di PIO IX, che il due Agosto lo proclamava, a condurvi in faccia al nemico a difendere i. nostri territorj. Raccoglietevi tutti sotto la grande ombra della nostra Bandiera Nazionale. Sono quasi tre mesi, che noi ci lasciamo imporre obbrobriose leggi dai despoti della nostra libertà ; ma non è tempo che le nostre bajonette vendichino una tant’onta? Vorrete che l’ultima vergogna ci colga ? Vorrete restarvi inetti? Vorrete smentire le vostre glorie, le vostre imprese? Vorrete essere spettatori degl’incendj dei patrj focolari, dei cadaveri dei vostri figli, dei vecchi canuti scannati, degli stupri delle vostre donne, delle aggressioni in fine e delle rapine ? Queste vergogne in faccia