73 Àiesta inconcepibile mossa successe nuovo ozio più inconcepibile sino al |) dello stesso mese, giorno in cui si diede dopo una marcia avanti, «Ila alla vigilia, il combaltimenlo di Pastrengo, nel quale spiccò pure Migolarmcnte il valore dei nostri soldati,'quanto si fé’palese la insudici.' nza di chi li comandava. Avvegnaché si ponesse line al combattere nel momento in cui si sa-rjbbero ottenuti vantaggi grandissimi, lasciando, o meglio ordinando alla nlstra sinistra di inoltrarsi, cosicché ai nemici sarebbe stata tagliata la ritirata su Pontone, e per lo meno molestala in modo da renderla disa-Irosa: è voce da tulli ammessa come cosa vera, volere i nostri capi-Rrligiani dare principio ai combattimenti dopo la colazione di S. M. e tlrminarli per l’ora del pranzo onde non infrangere il rituale culinario »Ila corte, quantunque gravi ed immensi, ed anche irreparabili riescano i danni che provengono da si intempestive fermale. I/esercito che s’.inollrava in un quadrilatero a ciascun angolo del Miale sorge una fortezza, e che poco prima aveva fatto lo stolto tentativo su di Peschiera, andava tuttavia.sprovveduto del suo parco d'assedio dando per ¡scusa la mancanza di cavalli^ ma in fallo perchè in Milano Bareva allignassero principi! repubblicani. Eccoci giunti al sei maggio, liorno di lutto e di gloria per il nostro esercito, e di vergogna pei noli ri capi.’L'intento era di fare una riconoscenza sopra Santa Lucia, San llassiino e Croce Bianca, e poscia ivi venir refocillati con pane, vino e Bacia (come diceva F ordine del giorno) per presentare al nemico la ballagli», che non era sì stupido d'accettare, e quindi fare ritorno sulle losizioni prima occupale. In questo generale macello colonne in massa Irano spinte contro ogni regola sulle artiglierie trincierate ; fuochi di fila Brano aperti contro mura da feritoie perforate; si vietò l’uso del cannone, litio efficace e. ragionevole contro di esse e particolarmente conira al cam-losanto dal Generale Bava. Vari Generali divisionari e di brigata mancarono al loro dovere, taluni nel tempo ciuf il fuoco scemava le file se ne Itnv,ino a lauta mensa imbandita in una cascina oltre il tiro del cannone, ■.'esercito però fu sempre più forte di questi ostacoli posti forse ad arte l>cr sgominarlo fisicamente e moralmente. In questo era stalo deciso che il parco sarebbe finalmente fallo veni-le, anzi esso era già in via, e come giunse si dovettero spendere altri ■lodici giorni circa per la confezione dei gabbioni, ed altri attrezzi atti ■dia costruzione delle balterio, i quali avrebbero dovuto essere preparati l»'l frattempo, si cinse finalmente d’assedio la città dopo tanto sciupio di B»'inpo, e con gran perizia dei nostri bravi artiglieri assistiti maraviglic-» unente dai bersaglieri si condusse tosto agli estremi. E già se ne aspettava di giorno in giorno la resa, quando Radetzky movendosi da Verona V giorno 27 con una forte colonna si condusse in Mantova per eseguire I'1 s-*a mossa arditissima sui Toscani, e poscia sul nostro fianco destro, ■'■-il è chi ignorasse questo movimento lino dal giorno 28, e perciò agli ■otcliigenti pareva indispensabile non solo, ma giusto e vantaggioso il ■^orzare di alcuni battaglioni, artiglierie e pochi cavalli il campo Tosca-■'o onde così rintuzzare gii austriaci nell' atto che tentala avrebbero la ■»oitita. Ma i corpi dei volontari Toscani e Napolitani andavano composti