— 9i — il di più partendo «la quel poro che si è ottenuto sinorn, l>er cause non tutte dipendenti dall'ignavia della popo-lazione. 19. Industrie e commerci. Prescindendo dall’industria estrattiva mineraria, di cui diremmo già a proposito dei Giacimenti di minerali (§ 16), e la cui importanza é suscettibile di ulte-iore incremento grazie ai metodi razionali moderni che sono un vanto dell'ingegneria e della mano d’opera italiana, non esistono in Albania le grandi industrie per mancanza di capitali, e quindi di macchine, di impianti adeguati, di mezzi di trasporto e di vie di comunicazione. Si può ricordare la fabbricazione delle terrccoltc a Cavala, e quella delle sigarette a Scutari e Dura zzo, nonché il recente impianto di una tipografia a Tirana ; anzi per l’organizzazione del Monopolio tabacchi l’ex Governo albanese ottenne qualche anno fa da quello italiano un prestito di 3000000 di franchi oro, rimborsabile a mezzo dei proventi del Monopolio stesso. Le vecchie industrie locali, a carattere di artigianato, svolte a domicilio, come i lavori di oreficeria e argenteria, i ricchi drappi contesti d’oro, l’intaglio del legno, ecc., sono migrate fuori dei confini dell’attuale Stato; l’oreficeria, per esempio, é ora concentrata a Prizben in Jugoslavia, e altre industrie sono decadute come il setificio a .Scutari che fu già centro di esportazione nei paesi balcanici. Ancora a Scutari si pratica la tessitura della lana che trova ora poco smercio per l’invasione delle stoffe moderne più economiche. Per un futuro sviluppo industriale, guidato da Italiani, si può fare assegnamento su notevoli riserve di energia idraulica fornita dai maggiori fiumi già nominali. Si stavano sviluppando in questi ultimi anni, di relativo benessere per la cessazione di moti rivoluzionari e con l’aiuto del capitale italiano, alcune piccole indù-