* * * Giuoca, mentre sul tuo capo è ancora senza nubi l’azzurro; giuoca con gli umani e con la sorte tu, o vita destinata alla lotta; tu, o cuore avido di tempeste! Ahi, sovente da tristi pensieri tormentato, io ti guardo e la pupilla mi si vela di lacrime.... Perchè? Che v’ha mai di comune fra noi? A vivere tu vai; io... verso la fine procedo! Ho ascoltato i sogni del tuo mattino, quando il tuo giorno si destava appena: ma i tuoi sogni del poi, i sogni ardenti, l’impeto delle passioni, della passione il pianto io non posso ascoltare! Forse, chi sa, nell'afa soffocante estiva, ti tornerà alla mente la tua primavera!... Anche quella dolce stagione tu dèi ricordare come un sogno pria dell'alba dimenticato, che, di nebbia avvolto, ci apparve nel sonno!. * 70 *