VESPRO A sera il giorno volge, la notte è vicina; dalle montagne scende e si distende l'ombra; sul firmamento impallidiscono le nubi-E’ tardi. Il giorno volge a sera. Io, la notturna tenebra, non temo; il dì che si dilegua, .'o non rimpiango! Ma tu, o fantasma di fata, tu... non mi abbandonare!. . Mi ricopri con l’ala; le ansie tu calma, dei mio cuore, e sarà divina grazia anche la tenebra, per l’anima ammaliata da te. Chi sei tu? D'onde vieni? Come sapere se celeste creatura, o terrena tu sei? Forse, un angelo tu sei, del paradiso... ma con appassionata anima di donna!.... * 55 *