34 de’ fondi, quindi la loro classificazione, poscia la stima ; che dopo tutto ciò fu dato luogo ai reclami individuali contro la misurazione e la stima ; che successero le necessarie rettifiche, e che tutte queste operazioni, oltre che coll’intervento di appositi funzionarii comunali, seguivano anche in concorso de’ rispettivi proprietarii che volevano parteciparvi, e che non si tralasciava di citare, e di diffidare in ogni modo possibile ; che finalmente i successivi mutamenti di proprietà non vennero riportati nei libri del censo che sulla base di regolari ed autentici Contratti, o di personali dichiarazioni delle parti interessate, e che quindi le odierne intestazioni nei libri medesimi devono ritenersi, con poche eccezioni, del tutto veritiere ed esatte. Non sarà inutile oltre a ciò d’ avvertire che in Toscana, dove havvi un Catasto ben eseguito e regolarmente conservato, fu provveduto alla pubblicità della proprietà, come rilevasi dal Motoproprio Sovrano del 2 Maggio 1836, mediante i registri censuarii; che anche in Olanda il Catasto serve principalmente a dimostrare le proprietà, e poscia ad esigere le imposte; che se la Francia non volle cercare una facile ed assolutamente pubblica dimostrazione della proprietà immobiliare nel proprio Catasto, deesi anche sapere che questo, malgrado le gravissime spese che ebbe a costare, rimase assai difettoso, come ce ne assicurano la Biblioteca di Diritto di Sebire alla voce Catasto, e Andifret nel suo Sisteme financier de la France; che nel Lombardo Veneto, dove i Registri Censuarii furono attivati assai prima che non in Dalmazia, e dove la circolazione immobiliare è non solo frequente, ma per i suoi grandi valori importantissima, sono essi quei Registri che servono di guida e di lume per conoscere tutti i proprietarii anteriori di un fondo che vuoisi o vendere o ipotecare, e con questo mezzo progredire nelle ulteriori indagini necessarie a garantire da vendite od ipoteche anteriori; che di conformità a questo stata di fatto