8 essere stata regolarmente interrotta, e in verun caso vi si potrebbe avere riguardo, senza che fosse fatta valere come eccezione della Parte interessata e quanto ai crediti dotali, siccome per questi la prescrizione trentenne anche per le leggi Tenete (legge 1613, 22 Marzo Corret. Memo) non decorreva che a contare dallo scioglimento del matrimonio, così ancora ne potressimo avere di sussistenti. Legislazione francese. Dalla Veneta e dalla statutaria la Dalmazia, come si trova oggidì costituita, passò alla legislazione francese. Chi ha 1’ apparenza di offrir la maggior sicurezza in realtà, ne dà non di rado meno degli altri, e quindi il facile sovventore con ipoteca veniva bene spesso frodato da una serie di ipoteche anteriori, e delle quali egli neppure sospettava la esistenza. Fino dai tempi di Enrico III nell’anno 1581, di Enrico IV nel 1G06, e di Luigi XIV nel 1673, volevasi dare all’ ipoteche quel grado di pubblicità, eli’ era necessario a garantire dal reggime disastroso degli Ajbti secreti ed occulti, ma contrarii interessi pur troppo prevalsero, che i Parlamenti non voleansi lasciar sfuggire le propine delle interminabili liti, ed i nobili, colla conservazione delle ipoteche ignorate, voleano conservar l’impunità del discredito. L’e-ditto 1771 di Luigi XV somministrava ai soli acquirenti il mezzo di conoscere le ipoteche, ond’erano gravati gli immobili ad essi venduti, e di pagare il prezzo dell’ acquisto relativo senza correre pericolo d’esserne in seguito molestati, ma gl’ interessi dei mutuanti v’erano del tutto preteriti. Il reggime ipotecario attrasse le cure di tutte le Assemblee legislative, c se n’ ebbe la legge dell’ 11 Brumale anno 7, sulle basi della pubblicità e della specialità, prescrivente cioè, che un pubblico libro tutte accogliesse le obbligazioni, onde era aggravato un’ immobile, e che queste obbligazioni esser dovessero determinate e speciali, onde il creditore potesse