36 zione delle Imposte Dirette, giusta il quale gli operati catastali servir devono anche per l’importante lavoro dell’intavolatone delle rispettive proprietà fondiali nei Libri ipotecarii ; e 1’ altra Circolare della stessa Direzione dell’Imposte 3 Luglio 1850 dalla quale risulta come le «istituzioni cen-suarie sieno state desunte dagli operati catastali prendendosi per base lo stato di fatto dei rispettivi possessori in nome proprio, cioè de’ proprietarii, dei livellarii o possessori del dominio utile dei fondi enfiteutici, senza distinzione degli affittitali perpetui od a più generazioni, degli usufrutuarii, e dei proprietarii e possessorii del diritto di superficie a senso del §. 1147 Cod. Civ. Ciò esposto tornerebbe invero deplorabile che un’istituzione quale si è quella de’ Libri del Censo, dopo condotta al suo compimento con spesa e lavoro ingenti, e dopo attivata nel suo scopo finanziario, eh’ è quello di conoscere chi sia il proprietario d’ ogni singolo immobile per esigere da chi spetta la relativa imposta, valer non dovesse anche nel-1’ altro non men alto suo scopo del diritto privato, di rendere cioè pubblico a tutti lo stesso proprietario e l’immobile stesso, perchè ognuno ne’ suoi Contratti con quello ne possa andar garantito. Eccezioni che si fanno ai Libri del Censo, e loro confutazione. Senoncliè si continuerà per avventura ad opporre che in Dalmazia i mutamenti di proprietà non vengono sempre manifestati agli Ufficii del Censo, che molte delle originarie intestazioni, sebbene inesatte, non vennero punto rettificate, e che quindi i Libri relativi non corrispondono al vero stato di fatto. Ciò parrà forse strano quando si consideri che il possessore intestato è quello solo da cui lo Stato ripete assolutamente, e ormai da molti anni, il pagamento dell’ imposta relativa, e che quindi sta nel suo immediato interesse