72 di quei piloti sia del tutto sparita (255). Gli unici piloti esistenti sono dunque i pratici, comunemente chiamati col semplice termine : pilotos. Essi si distinguono in : pratici del Rio de la Piata, pratici di porto e pratici dei fiumi (art. 5, decr. 8 giugno 1905). A quelli dei fiumi interni viene dato il nome di baqueanos, i quali assumono la direzione della nave fino al primo porto, quando il capitano ne è impossibilitato. Ogni pratico ha il grado di ufficiale, acquistato attraverso studi ed esami teorici e pratici stabiliti dal decreto 16 gennaio 1896 (256), che regola la Scuola nazionale dei piloti (Escuela nacional de pilotos). L’esercizio del pilotaggio è, infatti, subordinato alla concessione di un titolo d’abilitazione rilasciato dalla Prefettura marittima ed al pagamento della patente annuale, dopo di che i pratici sono ammessi a far parte del Cuerpo de Pràcticos, istituzione ufficiale comprendente tutti gli addetti al pilotaggio delle navi nei porti e nei fiumi della Repubblica. I pratici non sono ufficiali pubblici nè impiegati dello Stato. La loro professione è libera, soggetta solo ai regolamenti emanati per la sicurezza della navigazione (257). Essi sono semplici agenti dell’autorità marittima, alla quale devono riferire sulle infrazioni alla polizia, imperfezioni, mutamenti di situazione, mancanza di gavitelli o di fari nei canali (258). Tutte le navi d’oltremare e quelle di cabotaggio superiori alle 500 tonnellate sono obbligate a servirsi del pilota, fatta eccezione per ogni nave comandata da capitano o pilota d’altura argentino nelle acque del Rio de la Piata e nei porti nazionali dell’Atlantico (2n