36 ed, in genere, tutte le altre disposizioni legislative e regolamentari contrarie (,(l7). 30. - La legge francese sul pilotaggio del 28 marzo 1928 — Nonostante le posteriori leggi complementari, il decreto 12 dicembre 1806 non rispondeva più alle esigenze della navigazione. Eccessivamente minuzioso su alcuni punti, difettava di regole sulle questioni capitali. Delle deroghe si resero, così, necessarie e fu reclamata la riorganizzazione della materia (109). Riunitasi, a tal fine, per incarico del Sottosegretario di Stato della marina mercantile, una commissione nel 1921, si pervenne alla formazione del vigente codice di pilotaggio nelle acque marittime (110) con la legge del 28 marzo 1928, anch’essa in gran parte ispirata al diritto anteriore (m). Per gli art. 26 e 19 della legge l’applicazione di questa alle varie stazioni di pi- (107) Speciali decreti vanno man mano applicando alle singole stazioni di pilotaggio i principi contenuti nella citata legge 28 aprile 1928. Ricordiamo fra essi, i decreti: 8 - 2 - 1930 (3. O. 20 - 4 - 1930) per la baia della Somme, 18 aprile 1930 (J. O. 20 - 4 - 1930) per la baia di Marsiglia, 24 - 10 - 1930 (7. O. 5 - 11 • 1930) per la baia di Brest, 7 gennaio 1931 (J. O. 11 • 1 - 1931) per la baia di Honfleur. (108) V. il testo in Revue International du droit maritime, 1928, voi. II, pag. 616 e segg. (109) Una revisione fu chiesta dal Sindacato degli armatori del Nord nel 1898 e dalle Camere di commercio marittime. Nel 1905 il ministro della marina ordinò un’inchiesta priva di pratici risultati. Nel 1909 una commissione extra-parlamentare studiò la questione rilevando profonde disuguaglianze fra le varie stazioni dal punto di vista del regime finanziario e della remunerazione dei piloti, e concluse affermando la necessità di stabilire una cassa comune. Ma sia questo, che il nuovo progetto formulato nel 1916 dal Consiglio Superiore della marina mercantile (Rev. Marine Marchande, I, II, p. 199, e t. Ili, p. 75) furono messi da parte. (110) Circolare Marina Mercantile 19 luglio 1928, B. O. 1928, 262. Sulla base delle conclusioni presentate da detta Commissione nel 1922, il Governo presentava un progetto di legge il 9 luglio 1925. Tale progetto, vinta l’opposizione del-l’Unione delle Camere di commercio, veniva votato dalla Camera dei deputati il 12 luglio 1927, ed adottato senza modifiche dal Senato il 15 marzo 1928. (Cfr. Circolare n. 1372 del Comitato centrale degli armatori di Francia). (111) È parere del Ripert (op. cit., I, p. 924) che questa legge abbia piuttosto codificato che modificato il diritto anteriore, avendo la commissione, incaricata della riforma, conservati molti punti dell’antica organizzazione, nell’intento di rispettare tutti gli interessi.